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Uganda: rinviata firma di pace, capo ribelli sta male

Joseph Kony sta male. Qualcuno lo vede come ostacolo da togliere di mezzo prima della firma dell'accordo di pace in Nord Uganda.

di Emanuela Citterio

Il capo dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra), Joseph Kony, che ha seminato terrore per oltre vent’anni nel nord Uganda non ratificherà l’accordo di pace in Uganda entro il 10 aprile come previsto a causa delle sue cattive condizioni di salute. Kony avrebbe dovuto siglare giovedì prossimo l’intesa nel suo rifugio, mentre il Presidente ugandese Yoweri Museveni era atteso sabato 5 aprile nella capitale del Sud Sudan, Juba, per apporre la sua firma.

“Prima del 5 aprile Kony potrebbe essere ucciso” dice al settimanale Vita una fonte della società civile che si occupa da vicino del trattato di pace in Uganda “e un nuovo movimento potrebbe nascere nell’arco di pochi mesi”.

Il portavove dei negoziatori del governo di Kampala, Chris Magezi, ha parlato di un “contrattempo” e ha precistao di aver appreso dal Vicepresidente del Sud Sudan, Riek Machar, delle cattive condizioni di salute di Kony e che la firma dell’accordo non avverrà prima del prossimo 10 aprile.

L’accordo è stato raggiunto dopo 19 masi di negoziati, volti a porre fine a 22 anni di conflitto, che hanno causato oltre 100.000 vittime e circa due milioni di profughi. Alla fine dello scorso febbraio, il governo di Kampala e i ribelli hanno firmato un accordo di “tregua permanente”, che prevede il disarmo dei ribelli e il loro reinserimento nell’esercito nazionale o il ritorno alla vita civile.


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