Volontariato

Terremoto: Siena, vini all’asta raccolti 18 mila euro

Oltre la meta' dei 171 lotti, pari a 980 bottiglie, battuti dal conte Gelasio Gaetani d'Aragona, hanno scatenato la gara di solidarieta' a colpi di centinaia di euro tra collezionisti e produttori.

di Redazione

Quasi 18mila euro sono i proventi dell’asta di vini in favore dei terremotati del Molise, tenutasi a Siena all’Enoteca Italiana e voluta dai presidenti della Provincia di Siena Fabio Ceccherini e della Camera di commercio di Siena Vittorio Galgani. Oltre la meta’ dei 171 lotti, pari a 980 bottiglie, battuti dal conte Gelasio Gaetani d’Aragona, hanno scatenato la gara di solidarieta’ a colpi di centinaia di euro tra collezionisti e produttori. Tra questi Marco Pallanti del Castello di Ama, munifico produttore e tenace acquirente di bottiglie chiantigiane, il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari e il general manager della squadra di basket senese Mens Sana, Ferdinando Minucci. Ma ad aggiudicarsi le bottiglie piu’ ambite sono stati due imprenditori toscani d’eccezione. La mitica Prime Uve, Acquavite di Brunello 1997, distillata da Italo Maschio, e’ andata ad Antonio Moretti, industriale della moda nonche’ produttore di vino nella tenuta aretina di Setteponti, per 450 euro. Il proprietario delle Terme di San Casciano dei Bagni, l’industriale tessile pratese Leandro Gualtieri, ha invece acquistato per 550 euro un jeroboam di Ribolla Gialla spumante 1976 del produttore friulano Eugenio Collavini. Le bottiglie, donate da produttori e collezionisti di tutta Italia – primi tra tutti i consorzi vinicoli senesi, Chianti Classico, Chianti Colli senesi, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano e Vernaccia di San Gimignano – hanno reso possibile una gara di solidarieta’ senza precedenti per il mondo della vitivinicoltura del nostro paese grazie ad una idea del ”Corriere di Siena”, prontamente raccolta dalle istituzioni senesi. ”E’ la dimostrazione che i vignaioli ed i cultori di vino sono capaci di grande generosita’ quando le emergenze chiamano a raccolta – ha commentato il conte Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli, battitore dell’asta – e che anche un mondo edonistico e lussuoso come quello del vino puo’ contribuire ad alleviare disagi e creare le condizioni per lo sviluppo attraverso le risorse territoriali”


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