Sostenibilità

Marche, inaugurata la prima centrale a biomasse.

Ad Apiro (Macerata) è stato realizzato un impianto termico che fornirà energia per il riscaldamento e la produzione di acqua calda a Comune, aziende e abitazioni private.

di Redazione

Nel giro di quanche anno potrebbe riscaldare l'acqua di tutta Apiro, piccolo centro in provincia di Macerata. Queste le promesse: una potenza di 1200 kwatt di energia termica, emissione di Co2 azzerate e produzione di Pm10 ridotte. Sono i vantagi della prima centrale a biomasse regionale. L'impianto, inaugurato ieri da rappresentanti politici locali ed esperti del settore, è stato realizzato grazie ai finanziamenti dell'Unione Europea. Il progetto si inserisce in un più vasto piano per lo sviluppo delle fonti alternative, mediante lo sfruttamento delle risorse del territorio e dell'agricoltura.

La centrale di Apiro costituisce "un bell'esempio – ha affermato il Presidente della Regione Gian Mario Spacca – di come si possano utilizzare i finanziamenti europei, di come si possa dare un contributo autonomo a problemi come 'effetto serra, il deficit energetico (il 50% nelle Marche, un punto nero, ha sottolineato), di come comunità e istituzioni possano collaborare insieme, mettendo in campo una grande capacità di organizzazione per essere protagonisti, dando risposte concrete al disegno regionale che ricerca l'equilibrio tra valorizzazione del territorio, esigenze dello sviluppo e coesione sociale". Grazie all'impianto appena realizzato sarà fornita energia termica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda per gli edifici del Comune, ma presto verranno alimentate anche aziende e abitazioni private.

Ma quali sono le conseguenze per l'ambiente? La costruzione della centrale non ha derminato alcun impatto, le emissioni di Co2 saranno pressochè nulle, dato che si utilizza cippato proveniente da pioppi e anidride carbonica assorbita per fotosintesi dalle piante, ed anche la produzione di PM10 sarà ridotta al minimo.


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