Volontariato

Firenze: apre MeyerArt

Cresce la particolare "galleria d'arte" al Nuovo Meyer

di Redazione

Domani 1 aprile alle ore 12 presso lo spazio accanto alla Hall Serra del Nuovo Meyer alla presenza del Direttore della Fondazione Meyer Carlo Barburini ci sarà la cessione dell’opera artistica di Peppe Perrone al Meyer. Presenzierà Catterina Seia, reponsabile del progetto UNICREDIt & l”ARTE, l’autore Dal 1 aprile 2008 un’opera della collezione verrà concessa in comodato da parte di Unicredit alla struttura ospedaliera, affinché possa rappresentare un ulteriore strumento di comunicazione con i bambini ricoverati, le loro famiglie e gli operatori, nel tentativo di rendere la loro permanenza in ospedale più serena possibile e ricca di stimoli creativi e fantasiosi.

Si tratta di una scultura dell’artista Peppe Perone, dal titolo “De-Portate”, che ben rappresenta la vena ironica e surreale che percorre l’intera ricerca dell’artista: delle oche diventano i personaggi di una commedia senza senso o, come accade nelle favole di La Fontaine, gli animali si trovano a vivere situazioni parallele e similari a quelle degli esseri umani. Nei suoi lavori Perone reintrepreta motivi tratti dal mondo delle fiabe come dalla quotidianità, inscenando delle “apparizioni magiche”, dove tutto diventa possibile. Da un punto di vista tecnico, la scelta dell’artista di utilizzare la sabbia come materiale privilegiato per rivestire le sue opere si lega da un lato alla rievocazione del mondo dell’infanzia e all’idea di arte come gioco, dall’altro alla necessità di porre una sorta di “filtro”, uno slittamento rispetto alla percezione abituale della realtà. In tal modo l’elemento quotidiano subisce una cristallizzazione che lo proietta al di fuori del tempo, rafforzandone così gli aspetti metafisici ed enigmatici.
Unicredit Group ha già promosso iniziative in ambito ospedaliero, come il progetto Acrobazie in collaborazione con l’Atelier di Pittura Adriano e Michele (laboratorio artistico del centro di riabilitazione psichiatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli di San Colombano al Lambro), invitando ogni anno un artista a condurre un laboratorio con i pazienti del Centro; o come i laboratori didattici e i corsi di formazione per mediatori dell’arte contemporanea rivolti a persone con deficit uditivi in un progetto nato da una cooperazione tra il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e l’Istituto dei Sordi di Torino.
Racconti immaginari ove innestare la propria esperienza fantastica, suggestioni che consentano di esprimere con libertà la propria creatività. Segni e simboli aperti all’espressività di ognuno, capaci di suggerire, senza imporre, sensazioni artistiche e ludiche. Al Nuovo Meyer l’arte pervade ogni spazio, si coniuga con l’architettura e con la vocazione di cura del complesso ospedaliero, non si erge imponendo una lettura univoca del proprio essere arte, ma contamina i luoghi con sensibilità e attenzione, facendo sì che l’Ospedale sia il meno traumatico possibile, giochi con i colori e con le forme e dialoghi con i protagonisti veri dell’Ospedale: i bambini, le loro famiglie, gli operatori. E’ questo lo spirito di “Meyer Art”, il progetto voluto dalla Fondazione Meyer, a cui si sono ispirati gli artisti, i designer, gli architetti., i fotografi e gli illustratori coordinati dal direttore artistico Andrea Rauch. Un progetto che ha trasformato il nuovo complesso di Villa Ognissanti in una galleria permanente in continuo confronto con chi vive l’Ospedale. Un’arte che non è un “Luna Park” ma, come spiega Andrea Rauch, sia capace di parlare al bambino anche in un linguaggio a lui più consueto: quello dell’immagine, della creatività, del gioco. Gli ambienti architettonici del Nuovo Meyer, progettati dallo studio CSPE di Firenze – prosegue Rauch – hanno suggerito molte possibilità di intervento. Illustratori, scultori, pittori, video-artisti, fotografi, designers hanno poi contribuito, con uguale dignità e pregnanza, alla realizzazione del progetto.
Legata all’Ospedale è la Fondazione Meyer, che oltre all’azione di supporto attraverso raccolte di fondi nasce come vero e proprio strumento operativo sinergico: integrata con le scelte programmatiche dell’Azienda ospedaliera, rappresenta un aiuto e un sostegno per la realizzazione di tutte quelle iniziative che danno “valore aggiunto” all’attività del Meyer e che lo rendono sempre più qualificato sotto il profilo tecnico-scientifico e sempre più apprezzato come esempio di buon governo e amministrazione locale. Scopi della Fondazione sono infatti sia quelli di sviluppare iniziative di radicamento sul territorio, sia attività di ricerca sulla tematica del bambino con particolare riferimento alle problematiche psico-pedagogiche. Particolare attenzione viene prestata alla qualità del soggiorno dei bambini e delle famiglie in ospedale, anche attraverso il sostegno alla formazione del personale e alla ricerca scientifica. La Fondazione si propone infine di offrire un valido aiuto all’attività di cooperazione svolta dall’Azienda Meyer.


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