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Aduc: le “ipocrisie” di Veltroni sulla riforma della legge 40

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato contenente il duro attacco dell'associazione al candidato premier per il Pd

di Redazione

Il segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni, fa sapere che ha intenzione di modificare la legge sulla fecondazione assistita e che e’ favorevole alla diagnosi preimpianto, cioe’ di sapere prima se si sta impiantando un embrione senza malattie ereditarie e quindi evitare un successivo aborto terapeutico.
Una presa di posizione che ci lascia molto perplessi, perche’ sa proprio di una tradizionale promessa elettorale che poi rimarra’ tale. Noi ci basiamo sui fatti. L’attuale ministro della Salute, Livia Turco, e’ una delle fondatrici e dei capolista del Partito Democratico, e sotto il suo dicastero stiamo assistendo ad una strage di legalita’ proprio rispetto alla legge 40, le cui linee guida sono scadute dallo scorso agosto e che, per il rinnovo, si sta solo aspettando che sia passata la campagna elettorale. Non solo, ma le attuali linee guida sono state dichiarate anche parzialmente illegittime da parte del Tar proprio laddove prevedevano il divieto della diagnosi preimpianto, divieto non previsto nella legge.
Sappiamo che tutto si sacrifica sugli altari della politica, ma il sacrificio si sta facendo troppo pesante. Non si tratta di una riforma della legge e quindi di dover aspettare il prossimo Parlamento, ma di rendere attuativa la legge esistente, disposizione possibile solo grazie alla volonta’ del ministro, volonta’ che potrebbe esprimersi anche grazie al conforto di sentenze giudiziali. Per cui, quando il segretario Veltroni si esprime come oggi, aggiungendo anche che dovra’ trovare una mediazione tra le varie posizioni che convivono nel suo partito, e’ altamente ipocrita, perche’ non ha mai voluto muovere neanche un dito per il rispetto delle norme attuali che, di per se, potrebbero gia’ consentire oggi la diagnosi preimpianto.


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