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Somalia: ferita infermiera italiana dell’ospedale Sos di Mogadiscio

Suor Marzia Fuerra è stata raggiunta dalle schegge di una bomba a mano lanciata contro l’ingresso del Villaggio SOS che accoglie più di 200 minori abbandonati

di SOS Italia

(Milano, 19 aprile 2005) Alle ore 11.00 (ora locale) nei pressi dell?Ospedale SOS di Mogadiscio viene lanciata una granata che colpisce di striscio 3 collaboratori dell?associazione umanitaria SOS Children?s Villages.
Suor Marzia Fuerra, originaria della Sardegna, da 35 anni in Somalia, ex Direttrice della Missione della Consolata in Somalia, dal 1991 infermiera presso l?ospedale SOS di Mogadiscio e due collaboratori del Villaggio SOS sono colpiti di striscio dalle schegge di una bomba a mano lanciata contro l?ingresso principale del Villaggio. Le tre persone hanno subito solo ferite molto superficiali che non hanno richiesto nessun intervento medico. Insieme a suor Marzia lavorano come infermiere altre due suore italiane della Consolata (Maria Bernarda Roncacci e Gianna Irene Peano).

Non è chiara la dinamica del fatto ma si tende ad escludere che si tratti di un attacco preordinato al Villaggio SOS, dove sono attualmente accolti circa 200 bambini soli o in grave disagio familiare. Il Villaggio SOS, ben radicato nel territorio, è da tempo punto di riferimento per la popolazione somala, che in più occasioni si è schierata in sua difesa.

L?Ospedale SOS resterà chiuso per 2 giorni in attesa di approfondimenti sull?accaduto. La chiusura va intesa come sospensione temporanea dell?accettazione di nuovi ricoveri e non come sospensione dell?attività (attualmente si trovano ricoverate presso l?ospedale pediatrico 30 mamme e 120 bambini). L?ospedale SOS è l?unico presente a Mogadiscio con reparti di maternità e pediatria. E? aperto 24h su 24h ed offre assistenza e medicine gratuite. Qui ogni giorno vengono visitate centinaia di mamme, che spesso impiegano giorni di faticoso cammino per raggiungerlo con mezzi di fortuna. Nella struttura ospedaliera SOS di Mogadiscio, che sorge nello stesso compound del Villaggio SOS, lavorano 9 medici e 30 infermieri.

I Villaggi SOS sono presenti in Somalia dal 1984 ed è l?unica organizzazione che è rimasta nel Paese durante i dodici anni di guerra civile, garantendo il funzionamento del Villaggio SOS e delle sue strutture: ospedale, scuola, asilo, programmi di nutrizione, scuola infermieri. Nello stesso compound è stata realizzata tre anni fa, con il decisivo contributo dell?Associazione Villaggi SOS Italia che rappresenta Children?s Villages nel nostro paese, una scuola per infermieri professionali. A giugno è prevista la sessione d?esame che abiliterà alla professione 22 allievi.

SOS Children?s Villages è la più grande organizzazione privata mondiale impegnata nell?assistenza all?infanzia in grave disagio familiare, presente in 132 paesi con 450 Villaggi SOS e oltre 1.200 istituzioni a carattere sociale come scuole, asili, programmi di emergenza. Fornisce assistenza a lungo termine a più di 55.000 minori e giovani in tutto il mondo.
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Per ulteriori informazioni Ufficio Stampa Associazione Villaggi SOS Italia – Onlus: Chiara Parisi – Tel. 02-55231564 Fax 02-56804567 E-mail: promozione@sositalia.it www.sositalia.it

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