Cultura

Scuola: buone nuove per gli studenti ciechi

Domande e risposte

di Redazione

Sono la mamma di un ragazzo ipovedente che frequenta la quinta elementare. Posso sperare che l?anno prossimo, quando andrà alle medie, mio figlio possa avere i suoi testi all?inizio dell?anno scolastico anziché, come al solito, alla fine?

Il 21 febbraio scorso, il ministero della Pubblica istruzione ha fissato un termine per l?adozione dei libri di testo in braille: si dovrà decidere entro marzo. Non è una formalità. Si spezza infatti la consuetudine di adottare i testi scolastici in maggio, un termine non adeguato per i testi in braille, che hanno bisogno di un tempo di realizzazione maggiore. Così questi libri arrivavano in ritardo, oltre la metà dell?anno scolastico, e diventavano quasi inutilizzabili. Tutto questo, inoltre, non favoriva lo sviluppo dell?editoria in braille che, a fronte di spese consistenti, vedeva ridursi le ordinazioni. La nota del ministero dell?Istruzione potrebbe mettere fine a questi inconvenienti, incentivando le cooperative che pubblicano in braille a fare nuovi investimenti. Fino ad oggi, ad esempio, i libri di geografia per non vedenti erano rari: impossibile tradurre tutte le cartine (da «visualizzare» al tatto), senza la certezza di un ritorno economico. Stesso discorso per l?editing, che per questi libri non può limitarsi a una traslitterazione parola per parola ma deve tener conto di un diverso approccio alla lettura. Il braille non è l?unico strumento di apprendimento per noi ipovedenti (oggi ci sono sintetizzatori vocali, pc e scanner) ma è un lasciapassare per l?autonomia di lettura, indispensabile soprattutto alle nuove generazioni.

L?anno scorso ho donato una certa somma a una ong, in contanti. Ho una ricevuta. Posso dedurre la cifra dalla dichiarazione dei redditi?

Le erogazioni liberali, comprese quelle in favore delle organizzazioni non governative (onlus di diritto), ai fini della deducibilità dal reddito dichiarato o la detraibilità dalle imposte dovute, devono essere effettuate tramite banca, ufficio postale, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari. Lo ha ribadito lo scorso 14 marzo l?Agenzia delle Entrate con la risoluzione 96/E in risposta al quesito avanzato da una ong, che riteneva il rilascio della «quietanza liberatoria» elemento sufficiente a documentare la donazione ricevuta. L?Agenzia ha aggiunto che le «istruzioni per la compilazione dei modelli di dichiarazione dei redditi 730/2007 e Unico 2007 confermano la generale applicabilità delle anzidette modalità di effettuazione delle erogazioni liberali al fine della fruizione dei relativi benefici fiscali».

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.