Non profit

Amici dei Bambini: “Presunto sperpero di denaro pubblico per le adozioni”

Esposto contro l’Agenzia per le adozioni di Torino - Griffini: "Se lo Stato è pronto a finanziare le adozioni, lo faccia a favore di tutti gli enti"

di AiBi

Amici dei Bambini ha inviato un esposto alla Regione Piemonte e alla Procura presso la Corte dei Conti per denunciare un presunto sperpero di denaro pubblico da parte dell?Agenzia regionale per le adozioni nonché per chiedere di godere degli stessi benefici erogati dallo Stato a favore dell?ente regionale, ovvero: fondi statali a copertura delle spese, così che le adozioni internazionali possano, in un futuro, diventare gratuite. L?esposto, dai contenuti apparentemente tecnici e per addetti ai lavori, ha in realtà importanti implicazioni nell?iter di molte coppie che si avvicinano all?adozione: gli aspiranti genitori adottivi, che per legge si rivolgono agli enti autorizzati, sostengono elevati costi, in Italia e all?estero; al contrario, le coppie assistite dall?Agenzia di Torino – che per sua natura ?pubblica? riceve invece finanziamenti regionali, coprendo la quasi totalità delle spese ? sostengono invece costi molto più bassi. Amici dei Bambini, ente autorizzato all?adozione internazionale, si è fatta assistere dai propri legali interni e, pro bono, dallo Studio legale Chiomenti di Milano, per denunciare l?incostituzionalità della stessa Agenzia: un organo di fatto ?non necessario? in quanto già gli enti autorizzati svolgono tutte le procedure di formazione e accompagnamento all?adozione internazionale, così come previsto dalla normativa vigente. L?incostituzionalità riguarda in primis la creazione dell?Agenzia regionale per le adozioni internazionali, istituita con il ?compito di svolgere pratiche di adozioni internazionali e ogni altra funzione assegnata dalla legge all?ente autorizzato?. La Costituzione italiana riconosce il principio di sussidiarietà: l?ente pubblico, che ha compiti di promozione, controllo e vigilanza, deve intervenire solo nel caso in cui il privato, in questo caso il privato sociale, non svolga quel determinato servizio pubblico. Con queste premesse l?istituzione dell?Agenzia regionale sarebbe dunque non necessaria e il fatto costituirebbe sperpero di denaro pubblico. Esiste così una differenza di trattamento per le coppie che si rivolgono all? unico ente pubblico per le adozioni, l?Agenzia di Torino, e al privato: le prime non sostengono spese, se non un minimo forfait, ricevendo una sorta di bonus per le adozioni; le seconde si affidano agli enti autorizzati e pagano dai 3500 ai 7500 euro circa per adottare un bambino straniero. ?Nelle adozioni internazionali assistiamo a una discriminazione tra pubblico e privato. Noi di Amici dei Bambini sosteniamo da sempre la gratuità delle adozioni ? spiega Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini – Se lo Stato è pronto a finanziare le adozioni, che lo faccia dunque non solo a favore dell?Agenzia piemontese ma anche degli enti autorizzati che con competenza e professionalità accompagnano le coppie fino all?incontro con il proprio figlio?.


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