Formazione

Porto d’armi: ancora troppo facile ottenerlo

Il disegno di legge voluto da Giuliano Amato e approvato dal Consiglio dei ministri giace in Parlamento

di Giulio Leben

Sono 4,8 milioni i cittadini italiani che hanno il permesso di avere un’arma in casa, mentre sono 35.996 quelli che hanno il porto d’armi per difesa personale e 800mila i cacciatori. Un giro d’affari di circa 2 miliardi di euro, ma soprattutto un fenomeno in crescita che pone alcuni interrogativi. Una delle risposte a cui il legislatore aveva pensato giace, però, in Parlamento, complice la prematura chiusura della legislatura. Si tratta del disegno di legge approvato il 23 novembre scorso e voluto dal ministro dell’Interno, Giuliano Amato. La norma avrebbe reso obbligatoria una perizia psichiatrica ai richiedenti di porto d’armi. Ma non solo. Il testo avrebbe introdotto verifiche periodiche al fine di accertarsi dei requisisti psicofisici per il porto d’armi, così come avrebbe previsto l’istituzione di un organo medico presso le Asl. A riaprire il caso e le mancate coperture legislative ci ha pensato il periodico Mente&Cervello di questa settimana.


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