Sostenibilità

Expo 2015: che Milano sarà?

Una città che vuole riscoprire la propria vocazione sociale. Viaggio alla scoperta della Milano che ospiterà l'Expo, in edicola con VITA

di Giuseppe Frangi

VITA Magazine in edicola: La nuova Milano

Toh, Milano
Che metropoli si presenta alla sfida per il 2015? Di Sara De Carli

I segreti di una metropoli: guida al bello della città
Milano incarna il perfetto luogo comune del vivere male. Milano in contrasto un libro con l’obiettivo di mostrare il bello di milano. Di Stefano Arduini

L’impresa sociale: play maker nella città dei flussi globalizzati
L?intervento di uno dei massimi esperti di housing sociale: è finita la stagione dei filantropi. Di Claudio Bossi

La delicata operosità deu nukabesu tirba ak servuzui dekka “Civitas”
Affidarsi a schemi rigidi non serve, meglio costruire dal basso. Parola di urbanista. Di Raymond Lorenzo

Il sommario completo di VITA in edicola

Se la vitalità di una città si misurasse dalla quantità di libri che le vengono dedicati, non ci sono dubbi sul fatto che Milano sia in un momento di grande effervescenza. In realtà i libri in questo momento dimostrano due cose: che Milano è città che mobilita pensiero; e che è, sotto ogni profilo, un grande cantiere con lavori in corso. Tanto più oggi con l’assegnazione dell’Expo 2015. Tutti vogliono capire dove sta andando questa città, che comunque non è ferma. Nel cuore di questo cantiere oggi si inserisce Aldo Bonomi con un libro che è destinato a diventare un punto imprescindibile perché capace di collegare tutte le topografie, sociali e culturali. La Milano di Bonomi è la città dei cinque cerchi: quello delle élite, del commercio, della città invisibile e dei lavori dequalificati, quello vitalissimo della creatività, e infine quello sconfinato che si allarga oltre i confini municipali e dove avviene la produzione delle merci. Ma la Milano di Bonomi è anche quella delle tre R. «Occorre accompagnare il rancore dei residenti, indirizzando la rendita verso la funzione della globalizzazione leggera, includendo la rivolta delle moltitudini». Solo a queste condizioni Milano potrà ricominciare a «mangiare futuro». Bonomi, in questa prospettiva, non si chiama fuori. Non si limita a dire da che parte andare, ma con il suo libro intraprende lui stesso questa strada. Che è fatta di ascolto, di capacità di accompagnamento, di racconto. Qual è l’efficacia di questo libro? Più che risposte accademiche contano quelle dei soggetti incontrati. Due di loro in questa pagina hanno accettato liberamente la sfida.

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