Non profit

I progetti AIFO in Indonesia colpiti dal maremoto: morti e dispersi tra gli operatori

Il maremoto ha coinvolto direttamente i progetti AIFO in Indonesia e in India. Drammatiche le notizie che giungono da Aceh, dove ha sede il progetto AIFO di riabilitazione su base comunitaria.

di AIFO

Le prime informazioni giunte dall?Indonesia ai nostri project managers sono purtroppo tragiche. Il dott. Syaifuddin Husen, responsabile del progetto AIFO di Aceh, risulta disperso. La sede nazionale è in costante contatto email con i più diretti collaboratori di Syaifuddin, che si trovano in città più distanti dalla costa, e tuttora impegnati nelle operazioni di invio di medicinali, cibo, coperte e altri generi di prima necessità. Asvi Retty, co-responsabile del progetto e partner del Ministero della Salute a Jakarta, ha comunicato via email che è stato trovato morto il collaboratore del progetto AIFO, dott. Firly, mentre la dottoressa Cut Idawani, anch?essa collaboratrice del progetto, ha perso il marito e i figli. Sono dispersi anche molti parenti della stessa Asvi Retty, fra cui la sorella e i due nipotini. Risulta tuttora impossibile raggiungere Aceh e nulla si sa sulla sorte di tanti altri operatori degli enti partners del progetto AIFO che vivevano in questa città. Asvi è impegnata nell?organizzazione dell?invio di aiuti via mare, essendo impossibile al momento l?imbarco in aereo. Il responsabile locale, Dr. Aguswan Nurdin, Capo progetto all?Ospedale Statale Padangin in West Sumatra, ha inviato un gruppo di medici e infermieri ad Aceh. Aguswan ha chiesto all’AIFO l?invio urgente di fondi per poter reperire al più presto gli aiuti necessari. In ogni area colpita si segnalano morti, feriti e dispersi. L?obiettivo principale in questo momento ovunque è distribuire generi di prima necessità (cibo, taniche per l?acqua potabile, coperte, tende, vestiario) e farmaci; purtroppo sono necessari anche i body bags, i sacchi dove potere mettere i corpi delle vittime del maremoto. Per quanto riguarda gli altri progetti AIFO nelle zone colpite dal disastro, non si hanno ancora notizie certe sulla sorte di operatori, collaboratori e beneficiari.

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