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Amici dei Bambini: “I bambini stranieri non sono di serie B”

Griffini: "Bene la gratuità dell'adozione, ma la formazione alle coppie è necessaria nel superiore interesse del minore abbandonato"

di AiBi

Amici dei Bambini, ente autorizzato all?adozione internazionale e ong a tutela dei diritti dell?infanzia abbandonata, replica alle dichiarazioni del ministro alle Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo che in data odierna, sul quotidiano ?La Repubblica?, ha rilasciato un?intervista sulle adozioni internazionali in cui afferma: ?Credo che i genitori (che devono adottare un bambino) non abbiano bisogno di formazione ma di informazione. Ad una donna o a un uomo che attendono un bambino viene per caso richiesta una patente di genitorialità??. ?I bambini stranieri non sono di serie B ? dice Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini – La preparazione dei futuri genitori all?adozione è svolta nel primario interesse di un bambino che ha vissuto forti traumi: ha conosciuto l?abbandono e la vita in istituto, ha 5, 6, 7 anni, magari ha qualche problema di salute. Pensiamo a quanto si prepara una coppia per il proprio bambino che deve nascere: possibile che una coppia non sia pronta a sacrificare 16 ore della sua vita ? ovvero un fine settimana ? per farsi accompagnare all?adozione di suo figlio?? E aggiunge: ?Il ministro Prestigiacomo non deve pensare che si tratti di una formazione selettiva ma di accompagnamento all?incontro con il figlio già nato: al massimo i cosiddetti ?corsi? hanno il costo di una ecografia. Quante ecografie, quante visite mediche, quante analisi fa una donna incinta nel corso della sua gravidanza?? Amici dei Bambini condivide invece la proposta avanzata dal ministro di costituire un fondo per il pagamento delle spese all?adozione e auspica che all?interno dello stesso fondo possano rientrare le attività di accompagnamento delle famiglie adottive.


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