Famiglia

Minori: Real Madrid sostiene campagna Ilo contro sfruttamento

La campagna, partita a gennaio con un accordo di cooperazione tra l'Agenzia delle Nazioni Unite Ilo e Confederazione africana calcio, fa ora tappa a Madrid.

di Redazione

La squadra di calcio del Real Madrid e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) si uniscono per alzare un ‘Cartellino Rosso’ al lavoro minorile, una pratica che vede un bambino su otto, circa 180 milioni in tutto il mondo, sfruttato in lavori spesso pericolosi. La campagna, partita a gennaio con un accordo di cooperazione tra l’Agenzia delle Nazioni Unite Ilo e Confederazione africana calcio, fa ora tappa a Madrid, allo stadio Santiago Bernabeu mercoledi’ 18 dicembre, durante la Giornata Mondiale del Calcio che coincide con il centenario della squadra spagnola; per l’occasione e’ prevista una partita del Real Madrid contro una selezione di giocatori di tutto il mondo. Dopo la firma dell’accordo di mutua cooperazione per la campagna tra Kari Tapiola, direttore esecutivo dell’Ilo e il presidente del Real, Florentino Perez Rodriguez, (alle ore 12.30), prima della partita, alle 21.30, i giocatori entreranno nello stadio accompagnati da 22 bambini e tutti alzeranno lo speciale ”cartellino rosso” per testimoniare il loro appoggio alla campagna. Intanto un video dell’Ilo di 30 secondi sul lavoro minorile verra’ trasmesso sullo schermo gigante dello stadio. Le fasi successive della campagna saranno i Mondiali di Calcio under 20 negli Emirati Arabi Uniti (marzo-aprile 2003), i Mondiali di Calcio Femminile in Cina (settembre-ottobre 2003), la Coppa America 2004 in Peru’ e i Mondiali di Calcio 2006 in Germania. Secondo le stime dell’Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro) circa 246 milioni di bambini nel mondo sono vittime del lavoro minorile. Questa cifra equivale a sei volte la popolazione della Spagna ed equivale anche ad un bambino su sei nel mondo. Ecco alcuni fatti e alcune cifre sul lavoro minorile: – Circa tre quarti dei bambini lavoratori – piu’ o meno 180 milioni di bambini, un bambino su otto – sono esposti alle forme peggiori di lavoro minorile vale a dire a lavori rischiosi per i bambini o a lavori per i quali sono troppo giovani. – Secondo le stime 8,4 milioni di bambini sono vittima delle piu’ abominevoli forme di lavoro minorile quali la schiavitu’, il traffico, il lavoro forzato per il riscatto da debiti, la prostituzione, la pornografia e altre attivita’ illecite. Questepratiche sono, per loro stessa natura, assolutamente inaccettabili in qualsiasi circostanza e dovrebbero essere bandite immediatamente. La maggior parte (70%) dei bambini lavora nei settori di attivita’ primaria – agricoltura, pesca, caccia, lavoro forestale. Il rimanente 30% lavora nel settore manifatturiero, nella vendita all’ingrosso o al dettaglio, nel turismo o e’ impiegata nei lavori domestici. – I bambini lavoratori sono piu’ o meno equamente distribuiti tra bambini e bambine , con i bambini che costituiscono una leggera maggioranza. Tra quelli impiegati in lavori rischiosi i bambini costituiscono il 55%. – Il piu’ grande numero di bambini lavoratori -127 milioni- con meno di 14 anni si trova nella regione dell’Asia e del Pacifico. – La piu’ alta proporzione di bambini lavoratori si trova nell’Africa Sub-Sahariana dove circa un terzo dei bambini al di sotto dei 14 anni (48 milioni) e’ costretto a lavorare. 73 milioni di bambini lavoratori nel mondo hanno meno di 10 anni. – Il lavoro minorile continua ad essere un fenomeno globale, nessun Paese o regione ne e’ immune. Ci sono 2,5 milioni di bambini lavoratori nei Paesi economicamente sviluppati, dove circa il 2% dei bambini di 14 anni, o al di sotto, sono nella forza lavoro. Altri 2,5 milioni di bambini lavorano nelle economie di transizione come negli Stati dell’ex Unione Sovietica, dove circa il 4% dei bambini lavora. I disastri naturali, le improvvise crisi economiche, le epidemie di Hiv/Aids e conflitti armati aggravano questa situazione


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