Formazione
Coop e mutue, firmato accordo
Firmato protocollo LegacoopsocialiFimiv per un nuovo sistema di integrazione socio sanitario territoriale
di Luca Zanfei
Un protocollo di intesa per promuovere un nuovo sistema di integrazione socio sanitario territoriale. Quarantotto ore dopo la firma da parte del ministro Turco del decreto attuativo sui fondi integrativi sanitari, Lagacoop sociali e Fimiv (Federazione Italiana della mutualità integrativa e volontaria) stipulano un accordo di collaborazione per la creazione di un sistema integrato di servizi socio assistenziali sul territorio. Il Protocollo, firmato oggi e presentato nella sede nazionale di Legacoop a Roma, prevede la promozione di un fondo mutualistico che permetterà a soci-cittadini di accedere agevolmente al sistema di servizi per quanto riguarda la postacuzie, la non autosufficienza e la disabilità. Le cooperative sociali, anche grazie alla rete consortile, organizzeranno, progetteranno e forniranno a soci iscritti ai fondi mutualistici prestazioni assistenziali di assistenza domiciliare e di base, nonché servizi socio sanitari integrati. Compito delle mutue sarà, poi, quello di contribuire a finanziare gli interventi tramite pagamento diretto alle stesse imprese sociali o, indirettamente, con il rimborso di una quota del costo sostenuto dal singolo socio. Il progetto che si fonda su tre pilastri fondamentali, come la presa in carico del territorio, la responsabilità e il controllo sociale e l?integrazione orizzontale tra soggetti solidaristici, ?muove da un principio basilare ? spiega Placido Putzolu, presidente di Fimiv ? Il nostro obiettivo non è sostituire il pubblico nella cura del cittadino, ma al contrario promuovere in maniera efficiente il principio di sussidiarietà nell?ottica di confronto e integrazione con le istituzioni. Solo con un servizio pubblico più responsabile ed efficiente si può garantire un?alta qualità della vita?. Una posizione condivisa dal presidente di Lagacoopsociali, Paola Menetti, che evidenzia un ulteriore aspetto innovativo dell?iniziativa. ?In questo progetto non si parla del mondo cooperativo come mero fornitore di servizi, ma come soggetto innovatore in termini di gestione complessiva degli interventi in un?ottica di soddisfazione dei bisogni reali del territorio?. Ma il Protocollo rappresenta solo la prima fase di un piano più ambizioso, ?da qui parte il progetto welfare che sta impegnando tutti i settori della Legacoop nella definizione di una proposta concreta come risposta alle esigenze della cittadinanza ? spiega la Menetti ? Il Protocollo è solo una cornice, adesso territorio per territorio avvieremo un confronto che avrà come obiettivo la creazione di un servizio stabile e non occasionale?.
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