Non profit

Il 5 settembre inaugurazione di un nuovo Centro di riabilitazione della Don Gnocchi in Bosnia

La struttura si trova a Siroki Brijeg ed è frutto della collaborazione fra la Fondazione, l’Associazione “Mir i Dobro Onlus” di Viggiù (Va) e la regione Lombardia

di Fondazione Don Gnocchi

Verrà inaugurato domenica 5 settembre il nuovo Centro riabilitativo ?Marija Nasa Nada ? Fondazione Don Gnocchi? (traduzione italiana: ?Maria nostra speranza?), realizzato nella cittadina di Siroki Brijeg, in Bosnia Erzegovina, in una zona non lontano da Mostar. Il programma prevede in mattinata, alle ore 10.30, una santa messa a cui seguirà il taglio del nastro ufficiale: saranno presenti, tra gli altri, monsignor Giuseppe Merisi (vescovo ausiliare di Milano, rappresentante della Cei nella Commissione degli episcopati della Comunità Europea), i vertici della Fondazione Don Gnocchi (guidati dal presidente monsignor Angelo Bazzari e dal direttore generale Silvio Riboldazzi) e il responsabile del settore Ong della Fondazione Don Gnocchi, Saverio Lorini. L?allestimento di questo Centro di riabilitazione e assistenza per persone affette da disabilità fisica o sensoriale risulta ormai completato e prosegue anche la fase di preparazione del personale: il personale di assistenza, gli educatori e la psicologa stanno svolgendo già da diversi mesi dei momenti formativi in Italia, al Centro ?Bignamini Fondazione Don Gnocchi? di Falconara Marittima (Ancona). Il nuovo Centro bosniaco è frutto della collaborazione fra la Fondazione Don Gnocchi, l?Associazione ?Mir i Dobro Onlus? di Viggiù (Varese) e la regione Lombardia. La Don Gnocchi ha deciso di realizzare un nuovo progetto in questa terra martoriata ? teatro fino a pochi anni fa di una guerra sanguinosa – per rispondere ai bisogni di una popolazione ancora fortemente prostrata, alle prese con la quasi totale assenza di forme di assistenza sociale o sanitaria. Il fabbricato del Centro si articola complessivamente su 800 metri quadri: una volta reso operativo, verrà strutturato su varie sezioni (day hospital, servizio diagnostico e riabilitativo ambulatoriale, sezione per attività didattiche e formative rivolte al personale locale) e opererà in forma diurna, erogando prestazioni ambulatoriali di visita e riabilitazione. L?obiettivo è inoltre quello di offrire un servizio di supporto alle famiglie delle persone disabili per ricercare soluzioni ai problemi di autonomia e sostenere i problemi psicologici dei familiari stessi. All?interno della struttura verrà poi creato un Centro socio educativo diurno per le disabilità che necessitano di maggiore assistenza o di trattamenti riabilitativi prolungati. Ciò permetterà di alleviare il carico di gestione alle famiglie. A Siroki Brijeg vivono ancora oggi numerosi profughi e molte vedove (circa 600), alcune con figli malati, che necessitano di cure. L?area servita dal Centro in fase di realizzazione è formata da nove comuni, con un bacino di circa 300 mila persone. I bambini che in questa zona necessitano di riabilitazione fisica sono circa cinquecento, mentre quelli che hanno bisogno di riabilitazione mentale sono 400.


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