Cultura

Turismo: Cta, più sociale contro la crisi

Il Centro turistico Acli analizzi le fosche previsioni dell'Osservatorio turistico e rilancia l'idea del turismo sociale «destagionalizzando e coinvolgendo le fasce deboli»

di Giampaolo Cerri

Turismo in crisi a Natale. L’incertezza legata alla situazione internazionale, spingerà molti italiani a rinunciare ai soggiorni all’estero. Pino Vitale, segretario nazionale CTA (Centro Turistico Acli), analizza i dati diramati il 10/12/2002 dall?Osservatorio Turistico Nazionale. Uno scenario che prevede un calo del traffico pari all?7% rispetto al 2001. La destinazione rimane prevalentemente l?Italia: il 65% dichiara di voler trascorrere le prossime festività con gli amici; il 10% in famiglia; e il 25% è diviso nelle scelte, con una preferenza per le capitali europee , città d?arte e country house . «Anche quest?anno, come era già avvenuto nel 2002, la neve sarà la vera protagonista del rilancio del comparto turistico», afferma Vitale, «e le nostre previsioni tendono a confermare quanto ha detto il presidente di Federalberghi ? Confturismo». Per rilanciare il settore occorre puntare sul turismo sociale, capace di destagionalizzare e coinvolgere anche le fasce più deboli della popolazione come i giovani e gli anziani. Per questo serve un intervento delle forze politiche per attuare finalmente la legge sul turismo e dar vita ? per esempio ? ai buoni vacanza, strumento che in altre nazioni europee è servito a sviluppare l?economia del paese come valore aggiunto e a rendere possibile le vacanze per milioni di persone. «Fa piacere», afferma Arrigo Dalfovo, presidente nazionale CTA, «che gli italiani riscoprano il patrimonio artistico e culturale del loro paese, ma è auspicabile, per l?economia complessiva, che la presenza dei clienti forti, come gli americani e i giapponesi, torni ad essere significativa come e più di ieri».


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