Welfare

Giornalisti liberi in Tibet

Secondo l'agenzia di stampa ufficiale cinese, 26 inviati sono partiti per Lhasa

di Maurizio Regosa

Una delegazione di 26 giornalisti di 19 testate di tutto il mondo è partita oggi da Pechino per la regione Autonoma del Tibet, ha annunciato oggi l’agenzia di stampa ufficiale cinese, Xinhua. Il viaggio durerà tre giorni ed è stato organizzato dall’Ufficio Informazione del Consigli di Stato cinese.
La Xinhua scrive che del viaggio fanno parte giornalisti dell’agenzia stampa americana Associated Press, del quotidiano britannico Financial Times, di quello di Hong Kong China Morning Post e dell’agenzia stampa di Taiwan, Central News Agency. La Bbc riferisce sul suo sito di non essere stata invitata. Dopo i disordini a Lhasa, l’ingresso in Tibet era stato vietato ai giornalisti stranieri.
Secondo l’agenzia ufficiale cinese “Lhasa sta tornando alla normalità dopo i disordini del 14 marzo che si ritiene siano stati organizzati , premeditati e pianificati dalla cricca del Dalai Lama”.
La Xinhua aggiunge che i disordini sono costati la vita di 18 “civili innocenti” e un poliziotto, e il ferimento di 382 civili e 241 poliziotti. La polizia cinese ha intanto diffuso oggi una lista di 53 ricercati in Tibet ed emesso 29 mandati d’arresto per 29 persone. Entro la sera di ieri, infoma ancora la Xinhua, ben 280 persone si sono arrese alla polizia a Lhasa.


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