Non profit
Acli: «Iraq, no al rifinanziamento della missione»
Le Acli esprimono il loro no al rifinanziamento della missione italiana in Iraq. Il presidente, Luigi Bobba: «Pieno sostegno alle altre azioni di peacekeeping sotto bandiera Onu»
di Acli
Le Acli dicono no al rifinanziamento della missione militare italiana in Iraq, sì a tutti gli altri interventi di peacekeeping che vedono attualmente impegnate le forze armate del nostro Paese sotto l?egida dell?Onu.
«Senza una legittimazione da parte dell?Onu ? afferma il presidente delle Acli, Luigi Bobba ? la missione dell?Italia in Iraq avviene al di fuori della certezza del diritto internazionale. Di conseguenza, permanendo questa condizione, non deve essere rifinanziata, tanto più che la strategia americana ha tragicamente fallito e appare chiusa in un vicolo cieco».
Le Acli criticano il Governo italiano per aver voluto assommare in unico voto missioni che hanno piena legittimità con l?intervento in Iraq, che questa legittimità certamente non l?ha. Contemporaneamente esprimono il loro vivo disappunto rispetto al clima in cui si sta svolgendo il dibattito sulle nostre azioni di peacekeeping: «Quando ci sono problemi così delicati ? spiega Bobba ? ci dovrebbe essere un livello di responsabilità maggiore e non dovrebbero trovar posto le gherminelle, le meschinità e le delegittimazioni reciproche cui assistiamo, invece, in questi giorni: tra maggioranza e opposizione, ma anche all?interno dell?opposizione stessa, e poi tra movimenti, associazioni e partiti. Tutto ciò, non fa bene al Paese e non giova alla sua credibilità internazionale».
Su questo argomento, in riferimento ad alcune dichiarazioni riportate oggi dal quotidiano Il Giornale, il presidente delle Acli, pur ribadendo le sue convinzioni di carattere generale, precisa di non aver mai definito ?meschine? le dichiarazioni dell?on. Luciano Violante sulla responsabilità politica dei morti di Nassiriya, ma di averne solamente contestato l?opportunità.
Quanto alla situazione in Iraq, le Acli lanciano l?allarme: «Dobbiamo contribuire ad evitare che il paese diventi un?altra Somalia ? dichiara il presidente Bobba ? bisogna scongiurare il rischio di una guerra civile. Il Governo italiano faccia tutto quanto finora non ha fatto nelle sedi internazionali perché venga dispiegata una forza multinazionale sotto bandiera Onu, che garantisca sicurezza e ordine al popolo iracheno e crei le condizioni perché vengano al più presto celebrate libere elezioni».
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