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Comore: governo riconquista isola di Anjouan

Riconquistata oggi la capitale dell'isola Anjouan con una operazione militare di truppe governative e dell'Unione africana mirante a deporre il colonnello ribelle Mohamed Bacar.

di Emanuela Citterio

Mille soldati dell’Unione africana con un obiettivo: riconquistare l’isola ribelle delle Comore governata da autorità giudicate illegali dal governo. L’operazione “Democrazia alle Comore” è scattata questa mattina nell’arcipelago a nord del Madagascar, guidata dall’Unione africana e agevolata dalla Francia contro il colonnello Mohamed Bacar, andato al potere lo scorso anno attraverso elezioni ritenute illegittime. Oltre mille soldati tanzaniani e sudanesi hanno appoggiato circa 400 soldati governativi.

Il maggiore dell’esercito Ahmed Sidi ha comunicato in queste ore che dei ribelli non v’e’ piu’ alcuna traccia nell’isola. “Anjouan e’ sotto il totale controllo dell’esercito”, ha detto il militare in una conferenza stampa congiunta con i comandi militari dell’Unione Africana (UA), “non vi sono morti ne’ feriti e non abbiamo trovato nessuno”.

Il governo delle Comore ha deciso di lanciare una operazione per cacciare dal potere il colonnello Mohamed Bacar, presidente di Anjouan dal 2002, ma la cui elezione nel giugno 2007 non è stata riconosciuta. L’Unione africana, che non ha riconosciuto il voto a Anjouan, ha deciso di sostenere l’Unione delle Comore inviando più di mille militari tanzaniani e sudanesi per appoggiare l’operazione.

Ieri il presidente delle Comore, Ahmed Sambi, aveva dato l’ordine dell’invasione dopo che un migliaio di truppe dell’Unione Africana e’ arrivato sull’isola di Moheli. L’attacco e’ partito all’alba di stamane.

Ex colonia francese nel canale del Mozambico, l’arcipelago delle Comore e’ stato scosso da 19 colpi di stato da quando ha ottenuto l’indipendenza nel 1975.


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