Famiglia

I costi della guerra e quelli della pace

Secondo una ricerca statunitense la guerra in Iraq potrebbe costare dai 99 ai 1900 miliardi di dollari

di Emanuela Citterio

La guerra all’Iraq potrebbe costare tra i 99 ed i 1900 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni, secondo una ricerca dal titolo ?Guerra contro l?Iraq: costi, conseguenze ed alternative? realizzata dal Comitato per lo studio della sicurezza internazionale (Ciss). A riportare la notizia è l’agenzia Misna che provocatoriamente confronta in termini economici le cifre astronomiche del coflitto che si profila all’orizzonte e quelle che sarebbero necessarie per eliminare il peso del debito estero che tiene in scacco i Paesi del sud del mondo. Il centro dell?accademia della arti e delle scienze di Cambridge, nel Massachussetts (Usa), ha analizzato lo scenario che la futura e probabile guerra a Saddam Hussein potrebbe generare. La forbice tra le cifre della previsione è determinata dall?incertezza sull?entità del confronto militare vero e proprio e sulla sua durata, sottolinea la Misna. Se le stime militari, quelle sui costi degli armamenti, possono essere elaborate con una buona approssimazione, le valutazioni sull?impatto di un conflitto sono, per i ricercatori, delle ?congetture?. La cifra inferiore, 99 miliardi di dollari, è stata calcolata ipotizzando un conflitto rapido e con una scarsa influenza sui mercati. Questa possibilità è tutavia molto remota (ieri l?amministrazione Usa ha preso in esame l?uso di armi nucleari). La cifra più alta, quella che arriva a 1900 miliardi di dollari, che corrisponde ad un anno di bilancio degli Usa, è calcolata considerando il conflitto di durata più lunga ed in grado di scatenare una recessione negli Stati Uniti. Tra i dati calcolati per approssimazione dal Ciss ci sono quelli delle operazioni militari vere e proprie (tra i 75 ed i 500 miliardi di dollari), quelli per la ricostruzione (tra i 30 ed 105 milardi di dollari), quelli per l?assistenza umanitaria (intorno ai 10 miliardi). L?impatto della guerra sul mercato petrolifero, inoltre, secondo il Ciss potrebbe sfiorare i 778 miliardi di dollari. Dopo aver riportato i risultati della ricerca statunitense, la Misna fa notare che il prodotto nazionale lordo pro capite di un cittadino della Repubblica democratica del Congo, calcolato al 1998, era di 110 dollari all?anno. Per un abitante dello Zambia di 330 dollari, per uno della Mauritania di 410. Il debito estero della Repubblica Centroafricana è di 921 milioni di dollari, quello del Ciad di 1.091 milioni, mentre per lo Zimbabwe è di 4.716 milioni. “Questi Paesi, per il debito, pagano interessi senza ottenere benefici per la popolazione” sottolinea l’agenzia missionaria “da anni si cerca di azzerare questa voce di bilancio così da dar respiro alle poverissime finanze del Sud del Mondo, migliorare le condizioni generali delle economie ed alleggerire tragedie come disoccupazione, malnutrizione, la mortalità infantile”.


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