Sostenibilità

Italia, uno su tre non usa cinture alla guida

E' il dato più eclatante dell'ultimo rapporto congiunto di ministero dei Trasporti e Istituto superiore della sanità. "E' un fenomeno regrassivo che preoccupa", dice il ministro Bianchi

di Redazione

Solo il 65% degli italiani usa le cinture di sicurezza, ovvero 1 automobilista su tre non le allaccia, e al Sud pochi motociclisti usano il casco. Insomma l’effetto ‘patente a punti’ sembra gia’ svanito, quando era l’83,5% coloro che la indossavano. La fotografia di un’Italia che viaggia a velocita’ diverse in tema di sicurezza stradale, emerge dal monitoraggio nazionale sull’uso dei dispositivi di sicurezza in Italia, realizzato nel 2007, dal ‘Sistema Ulisse’, voluro dal ministero dei Trasporti e dall’Istituto Superiore di Sanita’.

”E’ un fatto molto grave che la percentuale di coloro che indossano la cintura di sicurezza sia calata cosi’ tanto -dice il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi- e’ un fenomeno regressivo che preoccupa molto”. Ma non solo: se l’uso delle cinture di sicurezza passasse dal 65% al 95%, ne conseguirebbe una riduzione percentuale della mortalita’ del 20%. Poiche’ attualmente ci sono nell’anno circa 6 mila morti per incidenti stradali, di cui circa 3.600 attribuibili alle quattro ruote motorizzate, applicando a quest’ultima la cifra la riduzione del 20%, si avrebbe un risparmio annuo di 800 vite umane. Tenendo conto poi che, secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanita’, per ogni morto ci sono circa 3 invalidi gravi e 20 ricoverati, avremmo in meno anche circa 2.400 invalidita’ gravi e circa 15.800 ricoveri.

I costi sociosanitari, poi, sono enormi: in termini di produzione un decesso ha un ‘costo’ intorno ai 920 mila euro e un’ivalidita’ a 210 mila euro: il costo medio di un ricovero per incidente stradale e’ invece introno a 2.500 euro. Quindi se la percentuale d’uso delle cinture fosse del 95% si avrebbe un risparmio pari a circa 1,3 miliardi di euro. Secondo lo studio, poi, il Paese marcia a tre velocita’ in tema di sicurezza stradale. Le proporzioni d’uso abbastanza soddisfacenti nel Nord (82%), da aumentare ancora; proporzioni d’uso da migliorare con decisione al Centro (65,6%) e proporzioni d’uso da incrementare consistentemente nelle regioni meridionali (46,3%).

Un fatto poi che merita grande attenzione e’ che la media nazionale stimata nel 2007 (64,6%) mostra una leggera flessione rispetto a quelle degli ultimi anni (72,5% nel 2005 e 71,6% nel 2006). Sull’uso del casco, poi, i dati sono a dir poco drammatici, in particolare al Sud. Accanto a situazioni, si legge nello studio, che potremmo definire di saturazione (ovvero valori costantemente prossimi al 100%), si osservano sullo stesso territorio situazioni in cui l’uso del casco e’ prossimo allo 0%. A Napoli, per esempio, ci sono interi quartieri dove il casco non e’ praticamente utilizzato. Al Nord e al Centro, invece, l’uso del casco e’ molto elevato tra il 90% e il 100%.


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