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Guatemala: scuola di pace per 3.000 figli della guerra

21 settembre 2003, Giornata Internazionale della Pace. Accordo tra Intervita e UNDP per lo sviluppo sociale del paese centro-americano

di Intervita

Guatemala: 2 milioni di bambini uccisi, 1 milione di orfani, 12 milioni di minori senza casa, 200mila persone assassinate, 1 milione di rifugiati, 100mila vedove e 400 villaggi scomparsi. Questo il bilancio degli ultimi dieci anni, dopo i 36 di guerra civile. Bambini testimoni dell?assassinio dei propri genitori, bambini sottoposti a torture ed abusi sessuali. Bambini che, ancora oggi, hanno gravi problemi psicologici nella quasi totalità dei casi: fobie, incubi, insonnia, ansia, crisi di panico, atteggiamenti violenti. In occasione della Giornata Internazionale della Pace, domenica 21 settembre, Intervita, sulla base dei dati della ?Comisión de Esclarecimiento Histórica? del Guatemala, ricorda la grande quantità di bambini tra le vittime della guerra civile insieme ad esecuzioni arbitrarie, a scomparse forzate e a violenze di ogni tipo. A favore del Guatemala Intervita ha firmato un accordo con UNDP (United Nations Development Programe), destinato a promuovere la partecipazione della società alla costruzione della democrazia. In 53 scuole del paese 3.000 minori, dagli 11 ai 14 anni, saranno beneficiari di giornate formative organizzate per favorire l?impegno dei giovani all?interno di un processo di pace e di sviluppo del proprio paese. Una formazione sulla ricostruzione storica della guerra civile e sulla tolleranza per facilitare l?apprendimento di valori come il rispetto, la democrazia, la giustizia, l?intercultura. «La guerra civile in Guatemala -dichiara Marco Di Mauro, Direttore Generale Intervita- ha condannato i soggetti più deboli: bambini senza famiglia lasciati ad una vita in strada in condizioni di assoluta miseria. Un paese senza legalità che per 100mila abitanti ha 0,7% di difensori civici, la cifra più bassa del Centro America.» «Se un bambino è costretto ad essere il testimone dell?assassinio di suo padre o ad essere torturato da un regime, allora, -prosegue Di Mauro- questo è un mondo in cui la pace deve ancora arrivare. Il nostro impegno in Guatemala non può che intensificarsi perché la pace rappresenta tutto ciò in cui noi crediamo: dignità umana, diritti, sviluppo.» Per informazioni: Floriana De Pasquale Ufficio Stampa Intervita tel. 02/55.23.11.93 ufficiostampa@intervita.it Per chi volesse adottare a distanza un bambino o sostenere i progetti di Intervita è attivo il numero 848-88.33.88.


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