Non profit

Azione Aiuto: chi vuole le New Issue a Cancun?

"Piuttosto che espandere i negoziati verso gli investimenti - dichiara Marco De Ponte, da Cancun - l'Unione Europea dovrebbe portare avanti il programma sul quale si è impegnata a Doha"

di Action Aid International

Una delle priorità dell’Unione Europea a Cancun è sostenere l’introduzione dei quattro negoziati sulle cosiddette New Issue, che cambierebbero le regole internazionali su investimenti, concorrenza, trasparenza negli acquisti pubblici e agevolazioni commerciali. Cancun, 9 settembre 2003 – “Piuttosto che preoccuparsi di espandere ulteriormente il mandato del WTO – dichiara da Cancun Marco De Ponte, Segretario Generale di Azione Aiuto – l’Unione Europea dovrebbe concentrarsi per portare avanti il programma sul quale si è impegnata a conclusione del vertice di Doha.” Viene da chiedersi chi stia spingendo per l’introduzione degli investimenti all’interno dell’UE considerato che oltre un terzo dei membri del Parlamento Europeo si oppone oggi all’apertura di negoziati sulle nuove tematiche da portare a Cancun. Tale posizione è condivisa anche dall’International Confederation of Free Trade Union (ICFTU), nonché dalla maggior parte delle Società Civili Europee. L’unico convinto dell’importanza di aprire i quattro nuovi negoziati sembra essere rimasto il Commissario Pascal Lamy. Lo scorso 21 luglio il Consiglio dei Ministri dell’UE dichiarava il suo supporto all’introduzione nell’agenda della Quinta ministeriale delle quattro suddette tematiche, dando impressione di forte coesione e unità di intenti tra i singoli membri dell’UE. Tuttavia i paesi che originariamente sostenevano la necessità di negoziare un accordo sugli investimenti hanno dato ascolto ai paesi in via di sviluppo, considerando le tematiche in questione non più una priorità per l’Agenda a Cancun. Oggi più che mai le voci dei singoli paesi testimoniano che non esiste una posizione comune; ciò nonostante, tale consapevolezza non sembra rispecchiarsi nel mandato del Commissario Pascal Lamy a Cancun. Azione Aiuto è contraria all’introduzione di questi nuovi negoziati sfavorevoli agli interessi dichiarati dai paesi in via di sviluppo, che ritengono necessario concentrare le proprie forze su tre questioni principali: Trattamenti Speciali e Differenziati, Accordi sull’Agricoltura e accesso ai farmaci. Raggiungere accordi soddisfacenti per ognuna di queste tematiche sarebbe già un grande successo. Disperdersi in una moltitudine di complicate trattative rischierebbe di indebolire la capacità negoziale di ogni singolo Stato con il pericolo di non raggiungere nessuno dei risultati attesi. Data l’opposizione dei paesi più poveri e la mancanza di consenso all’interno dell’Unione Europea stessa Azione Aiuto raccomanda alle delegazioni di ogni Stato di dare istruzione alla Commissione Europea di non insistere su questi accordi, peraltro non inclusi nei negoziati dell’Agenda di Doha. Per ulteriori informazioni contattare Chiara Guerzoni, ufficio stampa Azione Aiuto – tel. +39 02 742001 – e-mail chiara@azioneaiuto.it

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