Cultura

Cina, card. Zen invita a scegliere la via del dialogo

Un intervento del cardinale di Hong Kong dopo le parole del Papa sul Tibet. Negativa la risposta del governo cinese dopo l'intervento del Papa.

di Redazione

“Come cinese io desidero che in ogni territorio dove vivono dei cinesi ci sia pace e non violenza. Sono dunque molto contento che il Papa abbia parlato del Tibet e abbia invitato tutti a scegliere la via del dialogo e della tolleranza”. Lo afferma in un’intervista al “Corriere della Sera” il cardinale di Hong Kong, Joseph Zen, che aggiunge: “Questa e’ la sfida che noi cinesi ora dobbiamo affrontare”. “Occorre che sia tolta ogni violenza e tutti, persone e gruppi, abbiano -continua l’alto prelato- la liberta’ essenziale che e’ necessaria per regolare la propria vita nei limiti fissati dalla morale”.

Il cardinale, nel sottolineare che non si rechera’ a Roma per la ‘Via Crucis’, afferma ancora: “A Roma ci saranno le mie parole, ma il mio posto e’ qui per celebrare la Pasqua con la Chiesa di qui”. “E’ stato il Santo Padre ha invitarmi a scrivere le meditazioni ed io l’ho fatto volentieri perche’ mi e’ sembrata una bella idea che i cinesi fossero presenti nel ricordo della Passione di Cristo, perche’ il nostro e’ un popolo che ha molto sofferto e ancora sta soffrendo” continua il cardinale Zen, sottolineando che nelle preghiere “parlo anche di persecuzione ma e’ un atto di preghiera, non di accusa”.

E’ stata negativa la reazione del governo cinese all’ appello lanciato ieri da Papa Benedetto XVI perché in Tibet si imbocchi la via del dialogo. ”La cosidetta tolleranza (non puo’ esistere) per i criminali, che devono essere puniti secondo la legge”, ha detto il portavoce del ministero degli esteri Qin Gang in una conferenza stampa commentando l’appello del Papa.

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