Welfare

Ecstasy come Alzheimer

L'uso di questa droga provoca danni simili a quelli della malattia

di Maurizio Regosa

Secondo una ricerca, durata due anni nei laboratori del Neuromed (Istituto Neurologico Mediterraneo) di Pozzilli (IS), è pubblicata sul “Journal of Neuroscience”, gli effetti provocati sul cervello dall’uso di ecstasy sarebbero simili a quelli causati dall’Alzheimer: alterazioni cellulari simili sono state registrate in aree cerebrali fondamentali per l’apprendimento e la memoria. La ricerca, condotta su dei topi drogati, parte da uno studio italiano, secondo il quale anche una sola pasticca può produrre le alterazioni.
Lo studio puntava a indagare gli effetti neurotossici dell’ecstasy a livello cerebrale. Sono stati scelti dosaggi paragonabili a quelli tipici di una serata in discoteca (una pasticca da 120 mg). Si è scoperto, così, che anche una singola dose di ecstasy può provocare alterazioni cellulari in aree cerebrali deputate al controllo della memoria, quali l’ippocampo. Sele dosi somministrate sono elevate e prolungate nel tempo, i segni di danno all’ippocampo sono maggiori. Le alterazioni osservate nelle cellule del cervello “sono molto simili a quelle identificate nei cervelli di pazienti affetti da malattia di Alzheimer e di altre patologie che conducono alla demenza. Alla luce di questi dati –
scrivono i ricercatori – è plausibile ritenere che chi fa ripetutamente uso di ecstasy, anche in modo occasionale, possa andare incontro a serie riduzioni della capacità di apprendere e memorizzare “.


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