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Progetto Cara Nonna: l’Alzheimer con gli occhi dei bambini

Federazione Alzheimer Italia e Istituto di Ricerche Mario Negri di Milano presentano i risultati della ricerca condotta da 115 bambini delle quinte elementari della scuola Romagnosi di Carate Brianza

di Federazione Alzheimer

Nella Sala Grande del Comune di Carate Brianza, venerdì 16 maggio 2003, dalle 20.30 alle 22.30 saranno presentati i risultati del Progetto “Cara Nonna” e inaugurata la mostra dei lavori svolti dai bambini. “Cara Nonna” è il diario scritto da Carlo, 10 anni, delle giornate vissute da lui e dalla sorellina Daniela, 8 anni, con la nonna malata di Alzheimer. Il libro, realizzato dalle associazioni Alzheimer Europe, Lussemburgo, Italia con il sostegno della Commissione Europea, è stato oggetto di una ricerca, unica nel suo genere: 115 alunni delle quinte elementari della scuola Romagnosi di Carate Brianza, Milano, hanno ricevuto all’inizio dell’anno scolastico una copia ciascuno del libro. Con un obiettivo: leggerlo per conoscere e comprendere che cos’è la malattia di Alzheimer, chi colpisce e quali problemi comporta al malato e a chi vive con lui. “L’avvio della sperimentazione è stato preceduto da due incontri tenuti dai coordinatori rispettivamente con le insegnanti di italiano (sul piano linguistico) e di scienze (su quello scientifico) per approfondire sia i temi presenti nel diario sia le caratteristiche della malattia e per dare suggerimenti su come affrontare il libro” dice il dottor Alessandro Nobili del Mario Negri. Al termine della prima fase del progetto i ragazzini erano pronti ad affrontare temi specifici. Sotto forma di componimento oppure di disegno, a scelta. Costruttivi i suggerimenti emersi a proposito del rapporto con la nonna: una nonna senza memoria può essere aiutata disseminando l’abitazione di bigliettini con il nome di oggetti o sfogliando con lei l’album delle foto di famiglia o leggendo storie. O accompagnandola a fare una passeggiata. O bevendo un tè insieme. Interessanti anche le idee per trovare una risposta (alternativa a quella del libro) all’avanzare della malattia della nonna e alle difficoltà del nonno a farsi carico da solo della situazione. Eccone alcune: aiuto domestico da parte di una badante (indicato dal 38 per cento), centro diurno e casa di riposo (entrambi 15 per cento), famiglia (8 per cento). Ben il 23 per cento ha indicato come finale del libro la guarigione della nonna… A conferma che il cuore non mente. La seconda fase del progetto ha coinvolto i bambini in una ricerca “sul campo” volta a raccogliere informazioni, notizie e testimonianze circa la malattia. Infine, nella terza e ultima fase gli alunni hanno collaborato alla stesura di un breve questionario di indagine sul territorio (presenza, frequenza, rilevanza sanitaria, sociale e familiare della malattia). Il 16 maggio i bambini racconteranno l’esperienza vissuta ed esporranno i lavori svolti. “Mi hanno molto colpito l’interesse, l’entusiasmo e la curiosità dimostrati dai ragazzini nel raccogliere la sfida lanciata alla malattia di Alzheimer dai banchi di scuola” commenta Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia. Per informazioni: Federazione Alzheimer Italia – 02/809767 – alzit@tin.it. Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – 02/39014512 – nobili@marionegri.it

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