Volontariato

Ophelia non farti operare.Fatti accettare

Il caso della bambina Inglese con la sindrome di Down che il padre chirurgo vorrebbe "modificare" nei lineamenti.

di Franco Bomprezzi

Si chiama Ophelia, ha due anni, una bella bambina bionda con la sindrome di Down. Suo papà è un mago del bisturi estetico in Inghilterra e assieme a sua moglie «vuole solo la felicità» di Ophelia. Dunque sta pensando di operarla, di modificarne i lineamenti, perché così potrà essere «più accettata» dalla società. Lo dichiara oggi, ma fa sapere al Daily Mail che opererà solo quando la figlia sarà maggiorenne, perché sarà lei a decidere (?).

Francamente trovo questa notizia a dir poco inquietante. Di sicuro il professor Lawrence Kirwan non aveva bisogno di farsi pubblicità. È fra i venti chirurghi estetici più quotati al mondo. Dunque ha ?esternato? perché convinto di sposare una buona causa civile, e di fare il bene di sua figlia. Immagino che il narcisismo di un chirurgo estetico di fama sia elevato, e penso che si sommi al senso di onnipotenza di un genitore rispetto a una figlia, per di più fragile a causa di una lieve diversità.

È il comportamento tipico di questo momento storico e sociale, ormai globale. Il denaro e l?estetica sono i valori attorno ai quali si costruisce una morale rovesciata, proprio come nel film di Verdone, sempre più acre nel raccontare personaggi ?veri? di un Paese nel quale grettezza e cinismo si mescolano, salvando solo i bambini. Appunto.

Io spero che Ophelia quando sarà grande si rifiuti di farsi operare dal padre, perché avrà fatto dei suoi occhi speciali e del suo naso un po? buffo una risorsa in più, e comunque la sua personale identità, quella per la quale è venuta al mondo. Alterarne i lineamenti esteriori significa solo non accettarla così com?è. Peggio: esporla al rischio di non essere riconosciuta anche per le sue fragilità. Spero che Ophelia sia migliore dei suoi ottimi e generosi genitori.

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