Cultura

Trento: lanciata “carta per la nuova cooperazione”

Venerdì a Trento si è svolto il seminario di approfondimento per una "Nuova cooperazione" allo sviluppo. Presenti la viceministra Sentinelli e il senatore Tonini.

di Emanuela Citterio

La cooperazione allo sviluppo ha bisogno di nuovi strumenti, ma anche di riflettere su sé stessa, sulla qualità ed efficacia degli aiuti, di elaborare nuovi modelli di intervento. E’ in sintesi il messaggio uscito dal seminario ?Nuova cooperazione? organizzato a Trento venerdì da World social agenda. Un?intera giornata che ha visto confrontarsi rappresentanti delle organizzazioni non governative e del Terzo settore, cui hanno partecipato fra gli altri la viceministra degli esteri Patrizia Sentinelli (ora candidata a vicesindaco di Roma), il presidente delle ong italiane Sergio Marelli, il relatore della nuova legge per la cooperazione Giorgio Tonini.

Al centro della discussione la nuova legge per la cooperazione internazionale.
A fine febbraio infatti la commissione esteri del Senato ha approvato un testo che la prossima legislatura potrà usare come base per la riforma. Prevede: riconferma del viceministro per la cooperazione e un fondo unico per gli interventi nei Paesi in via di sviluppo (finora le competenze erano divise fra ministero degli Esteri dell?Economia), è stata bocciata però l?Agenzia per la cooperazione.

“Non sono soddisfatta del testo approvato in Senato” ha detto a Trento la viceministra Sentinelli. “Ritengo indispensabile l’agenzia per la cooperazione, così come l’abbiamo pensata in questi mesi, vale a dire come nuovo strumento per dirigere la cooperazione interanzionale, con una sede a Roma e altri sedi operative nei Paesi destinatari dell’aiuto allo sviluppo. Tra l’altro dopo l’approvazione della commissione esteri non c’è stato il tempo per le audizioni”.

Dello stesso parere Sergio Marelli, presidente delle ong italiane: “Se il testo è questo, allora meglio azzerare tutto e ripartire da capo” ha detto a Trento. “L’associazione ong italiane non è stata nemmeno consultata nelle audizioni”.

Di parere diverso il senatore Giorgio Tonini, intervenuto a fine giornata durante il seminario di World social agenda. “Il documento approvato recepisce il lavoro fatto in questi due anni ed è un buon punto di partenza, naturalmente aperto e fieri. Il governo aveva proposto un modello di agenzia “forte” in cui dovevano confluire tutte le risorse per la cooperazione internazionale. A questa proposta si è opposto il centrodestra, esprimendo il timore che venisse creato un nuovo carrozzone dispendioso in conflitto di competenze con le ambasciate italiane all’estero. Grazie all’atteggiamento collaborativo del senatore Alfredo Mantica di An siamo arrivati a un nuovo testo più condiviso. Da qui bisogna ripartire, senza buttare il lavoro fatto”.

Durante il seminario è stata elaborata, con il contributo dei presenti, la “carta di Trento” per una migliore cooperazione internazionale, un documento ancora in fieri (vedi qui).

In serata la conferenza ?Fare rete. X 1 sviluppo + umano? ha messo a confronto attorno all’ottavo obiettivo del millennio relatori rappresentativi di campagne e organizzazioni del terzo settore: Raffaella Chiodo di Sdebitarsi, Nicoletta Dentico della Campagna per l’accesso ai farmaci essenziali, Giorgio Dal Fiume di CTM AltroMercato, Maurizio Davolio dell?Associazione Italiana Turismo Responsabile e Benedetto Gui, economista del Movimento dei Focolari.

Una conferenza da cui sono emersi spunti e domande. La riduzione della povertà è ancora possibiile? Crollati i muri delle ideologie è possibile un commercio internazionale più equo? Un turismo di massa più responsabile che prenda le distanze dal turismo sessuale? Un?economia che si faccia carico anche di chi sta dall?altra parte del pianeta? Una partnership tra industrie farmaceutiche e Coca Cola, come suggerito da Bill Gates, per garantire il trasporto dei farmaci essenziali agli estremi della terra? Le vie della cooperazione sono tante, per chi ha voglia di mettersi in gioco.


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