Famiglia

Alleanza hotel – taxi così si blocca il pedofilo

Solo nel 2007 il turismo nel Paese è aumentato del 20%. E anche lo sfruttamento sessuale dei bambini.

di Emanuela Citterio

“Italiano arrestato per pedofilia a Sihanoukville, Cambogia”. La notizia è comparsa sui quotidiani, seguita da poche righe sull?identità dell?arrestato e dal commento di un?organizzazione che combatte il traffico di bambini a livello internazionale. Ma dietro c?è di più: una bambina di 7 anni che è tornata a giocare, un italiano che ha lasciato un lavoro in un istituto di credito in Canada per salvare i bambini dallo sfruttamento, e soprattutto un progetto innovativo che a Sianoukville ha creato una rete di protezione che coinvolge albergatori, taxisti, polizia, educatori di strada. Un?alleanza fra profit e non profit che ha permesso l?arresto del pedofilo.«Buon turismo, buoni affari» è il motto di Child Safe, un programma dell?organizzazione cambogiana M?Lop Tapang (in italiano Bambini sotto l?albero) fondata nel 2003 dall?italiano Francesco Caruso insieme a una volontaria inglese e a tre cambogiani, e sostenuta in Italia dalla Fondazione Aiutare i bambini. Solo nel 2007 il turismo in Cambogia è cresciuto del 20% e con esso sono aumentati anche i reati di pedofilia compiuti da stranieri. La Cambogia è pubblicizzata con espliciti riferimenti alla grande disponibilità di sesso a pagamento (soprattutto minorile) e alla debolezza delle leggi per contrastare il fenomeno, ma da qualche anno anche qui le cose sono cambiate. A Sianoukville gli operatori di M?Lop Tapang hanno aperto la strada: «Per costruire una rete di protezione attorno ai bambini lavoriamo su diversi fronti», racconta Caruso. «A Sianoukville circa 150 ragazzini vivono sulla spiaggia vendendo oggetti ai turisti. I nostri educatori lavorano direttamente con loro, spiegando cosa può succedere con alcuni tipi di turisti e cosa va evitato. C?è poi un gruppo ristretto di 45 bambini che settimanalmente si incontra con gli educatori: sono loro a educare gli altri bambini e a dirci se accade qualcosa di strano».

Vedette su due ruote
L?altro pilastro su cui si basa l?attività di prevenzione di Child Safe è il coinvolgimento di albergatori e autisti di mototaxi. «Chi collabora con noi viene certificato e può esporre un bollino. La scommessa è che avere una buona fama fa bene anche al business, attira più turisti e famiglie rispetto al giro del turismo a scopo sessuale». Chiave del successo del programma Child Safe è però il turista. «Ci siamo accorti che molti turisti sarebbero disposti a collaborare quando notano adulti che adescano bambini, ma non sanno come fare. Noi distribuiamo informazioni e li incoraggiamo a scegliere alberghi e taxi che hanno fatto una scelta etica». Finora 11 alberghi e 44 mototaxi hanno aderito all?iniziativa. Sono stati proprio due taxisti a segnalare agli educatori di M?Lop Tapang l?adescamento di un gruppo di bambini da parte del turista italiano, in una stazione di servizio. «Una delle bambine che avevamo formato era nel gruppo. È fuggita urlando, come le avevamo insegnato, permettendo alla polizia di sorprendere in flagrante l?uomo e impedire l?abuso fisico dei quattro bambini». Child Safe oggi ha 75 dipendenti e 16 volontari, e le sue attività sono finanziate da diverse enti non profit europei. Ad avviare il tutto è stato proprio un turista, Caruso, che quattro anni fa ha scelto di trasferirsi in Cambogia e avviare il progetto mettendoci due dei suoi ultimi stipendi.

Per approfondire: M’Lop TapangFondazione “aiutare i bambini” Onlus


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