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Fumo: le nuove regole approvate alla Camera

Quando le norme anti-tabacco riceveranno il via libera definitivo al Senato, i fumatori dovranno rinunciare alla sigaretta dopo il caffe' o fra una portata e l'altra al ristorante

di Redazione

Si annunciano tempi duri per i fumatori. Quando le norme anti-tabacco approvate oggi alla Camera riceveranno il via libera definitivo al Senato, dovranno rinunciare, per esempio, alla sigaretta dopo il caffe’ o fra una portata e l’altra al ristorante. Ecco come le nuove regole cambieranno la vita di chi alla sigaretta proprio non vuole rinunciare:
vietato fumare nei locali chiusi ad eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico, quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati. Gli impianti di ventilazione e di ricambio dell’aria cosi’ come le caratteristiche tecniche di cui dovranno essere dotate tutte le zone riservate ai fumatori, insieme ai cartelli ‘non smoking’, dovranno rispettare le prescrizioni di un regolamento governativo che sara’ emanato entro due mesi dall’entratain vigore della legge. Solo il ministero potra’ consentire deroghe al divieto assoluto di fumo nei luoghi in cui e’ possibile l’accesso di tutti. Nei ristoranti, le aree per i non fumatori dovranno avere lo spazio maggiore.

In coerenza con quanto previsto dalla Finanziaria 2002, sono piuttosto salate le multe per i trasgressori. Chi sara’ sorpreso a fumare in un luogo dove e’ vietato, rischia di dover sborsare da 25 a 250 euro: la sanzione puo’ essere raddoppiata se la sigaretta e’ stata accesa in presenza di donne incinte, lattanti o bambini sotto i dodici anni. Il titolare o il proprietario dell’esercizio dove il divieto non viene fatto rispettare, rischia addirittura una sanzione da 200 a 2.000 euro, con possibilita’ di aumento se nelle zone riservate ai fumatori gli impianti di areazione non risultano a norma.

Le nuove norme anti-fumo entreranno in vigore un anno dopo il regolamento d’attuazione che il ministero dovra’ adottare non oltre sei mesi dopo la nuova legge. Un anno che servira’ a tutti i soggetti interessati per adeguare i propri locali e gli impianti alle prescrizioni.

Nei quattro mesi successivi al varo della legge, le diverse Regioni di concerto il governo dovranno ridefinire le procedure di accertamento delle infrazioni ed identificare i soggetti responsabili del controllo sul rispetto del divieto ed i ‘vigili’ che saranno legittimati a stabilire e infliggere le multe. Le nuove norme, si precisa nel testo, non ”comportano maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”.

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