Cultura

Veltroni: lettera al mondo della cooperazione

Oggi a Padova il candidato premier ha parlato con i rappresentanti del terzo settore del programma del Pd a proposito di cooperazione internazionale.

di Emanuela Citterio

Si è svolto oggi a Padova l’incontro fra il candidato premier del Pd, Walter Veltroni, e i rappresentanti del terzo settore e delle ong italiane che si occupano di cooperazione allo sviluppo.

Veltroni ha espresso la volontà di riscrivere la legge 49 che avrà un proprio viceministro ed una commissione ad hoc per la valutazione dei progetti. Veltroni inoltre ha affermato che non è affatto vero che c’è disinteresse da parte della gente ai temi internazionali. Moltissimi privati vogliono spendersi per fare qualcosa e quindi nel Paese c’è un’alta attenzione da parte dell’opionione pubblica e della società civile di cui politica deve tenere conto.

Riportiamo la lettera di Veltroni a proposito del programma del Pd su politica estera e solidarietà internazionale.

di Walter Veltroni

Il Partito democratico è nato con un obiettivo, chiaro e grande: proporre una politica radicalmente diversa da quella vista in questi anni, una politica davvero al servizio dell?Italia e della sua crescita.
Fin dall?avvio di questa difficile e appassionante campagna elettorale, ho sottolineato come tra le nostre priorità ci sia il rilancio e la qualificazione dell?impegno dell?Italia in quel settore unico e prezioso che è la cooperazione internazionale allo sviluppo. Lottare contro la povertà, dare speranze di una vita dignitosa, rappresentano un imperativo morale e una necessità, perché le ingiustizie, oltre che inaccettabili in sé, diventano fonte di insicurezza per tutti.

Lo sapete benissimo: è in particolare in Africa che le sfide globali devono essere vinte, a cominciare dal raggiungimento degli ?Obiettivi del Millennio? fissati dalle Nazioni Unite, sui quali scontiamo un inaccettabile ritardo. Pensiamo solo a quanto deve essere fatto ora, in questo momento, per superare la tragedia del Darfur, per stabilizzare il Congo, per dare una risposta alle crisi come quelle che riguardano Somalia e Zimbabwe. Pensiamo alla lotta all?AIDS, a quella per la sicurezza alimentare e per sostenere il processo di democratizzazione dei Paesi in via di sviluppo: sono le priorità di un rinnovato impegno italiano nella cooperazione internazionale.

Il nostro Paese possiede uno straordinario patrimonio di solidarietà e di competenze nella società civile, nelle Ong e nelle istituzioni locali. E? tempo di valorizzarlo attraverso una nuova legge sulla cooperazione e un incremento programmato delle risorse disponibili.

La prossima legislatura sarà per noi il tempo della realizzazione di concreti obiettivi:
? la riforma della legge 49/87, con il pieno coinvolgimento di tutti coloro che sono partecipi dello
sforzo di solidarietà e cooperazione internazionale;
? l?istituzione di una agenzia operativa per la cooperazione allo sviluppo, che permetta la
realizzazione delle attività e la gestione dell?insieme degli strumenti della cooperazione italiana;
? l?incremento dei fondi destinati all?aiuto pubblico allo sviluppo, per raggiungere gli obiettivi dello
0,51% del PIL nel 2010 e dello 0,7% nel 2015, come stabilito dall?Unione Europea e dalle Nazioni Unite;
? la conferma di un titolare della delega per la cooperazione allo sviluppo presso il Ministero degli
Affari Esteri, con il rango di Vice Ministro;
? il rafforzamento del sostegno normativo ed economico al servizio civile volontario, anche in quanto
occasione straordinaria di partecipazione alla cooperazione allo sviluppo.

Questo sarà il nostro impegno. È anche attraverso la cooperazione internazionale che possiamo costruire un Paese migliore.

Noi dobbiamo credere in ciò che l?Italia può essere. Possiamo cambiare non semplicemente un governo, ma il Paese. Possiamo, insieme, costruire un?Italia moderna, serena, veloce, giusta.

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