Non profit
Domani è la giornata nazionale Anmic
Il tema di quest'anno sono le pensioni, così basse (8 euro al giorno) - dice Anmic- da non riuscire a sopravvivere senza aiuti economici
di Redazione
Con lo scopo di ricordare alle Istituzioni e ai politici la necessita’ di assicurare ai disabili il diritto ad una esistenza dignitosa, la Anmic, Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, ha indetto per domani una Giornata nazionale di raccolta firme per sostenere la sua proposta di legge di iniziativa popolare che vuole equiparare le pensioni degli invalidi civili, ferme a 246,73 euro al mese, alle cosiddette pensioni minime, considerate ”minimo vitale”.
Infatti, spiega una nota dell’Anmic, la maggior parte degli invalidi risulta tuttora esclusa dagli aumenti per le pensioni piu’ basse previste a favore delle categorie disagiate e fissate gia’ a 580 euro al mese. In tal modo il legislatore ha creato una ingiusta disparita’ di trattamento fra pensionati, penalizzando peraltro la fascia di cittadini con handicap, quella piu’ disagiata.
”Con la prima Giornata nazionale di raccolta firme la Anmic intende restituire visibilita’ a questa fascia di cittadini cosi’ penalizzata – spiega il Presidente nazionale Giovanni Pagano – e superare, grazie alla sua proposta di legge di iniziativa popolare, la discriminazione in atto fra pensionati. Oggi accade infatti che gli invalidi civili totali (riconosciuti con il 100% e con meno di 60 anni) e tutti gli invalidi civili parziali (dal 74% al 99%), per lo piu’ inabili al lavoro sono costretti a sopravvivere con 246,73 euro al mese. Il nostro obiettivo e’ ottenere un incremento degli assegni e soprattutto ricordare ai politici le mancate promesse di un aumento graduale”. L’Anmic invita quindi tutti i cittadini a recarsi a firmare questa proposta di iniziativa popolare domani, presso le sue 103 sedi provinciali sparse su tutto il territorio nazionale (l’elenco delle sedi e’ consultabile sul sito www.anmic.it
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