Formazione

No Global: don Vitaliano restituisce le chiavi della Chiesa

Il prete ''disobbediente'' inviera' la chiave con un messaggio. nel quale chiedera' di ''restituire il Natale alla mia comunita' parrocchiale, che si sente colpita da un'ingiustizia da part

di Redazione

Don Vitaliano Della Sala, parroco di Sant’Angelo a Scala, rimosso dall’incarico per la sua adesione al movimento no global, restituira’ oggi la chiave della parrocchia del comune irpino alla Curia diocesane di Montevergine. Il prete ”disobbediente” inviera’ la chiave con un messaggio. Don Vitaliano chiede attraverso la lettera di ”restituire il Natale alla mia comunita’ parrocchiale, che si sente colpita da un’ingiustizia da parte del proprio vescovo, dal quale dovrebbe solo sentirsi amata e compresa. Costretto dalla mancanza di vostre indicazioni ad usare un modo cosi’ inusuale, come la raccomandata postale -si legge nella lettera- vi restituisco le chiavi della parrocchia di San Giacomo Apostolo che ho retto per dieci anni, chiavi che sono state rifiutate dall’abate Tarcisio il 9 dicembre scorso”. ”Prego -ha aggiunto don Vitaliano- perche’ il Signore che ‘sta alla porta e bussa’, possa aprire, spalancare il vostro cuore e illuminarlo con la sua saggezza”. Il prete movimentista ha voluto intitolare il proprio messaggio ”lo scandalo di un Dio disobbediente”. ”Natale e’ il piu’ grande paradosso -dice don Vitaliano- ci mette di fronte a Dio stesso, un Dio che ci ‘scandalizza’ perche’ mentre noi ci ostiniamo a volerlo vedere e invocare con l’Onnipotente, lui ci disobbedisce, disobbedisce all’idea, tutta umana, di Dio, l’idea troppo fredda e razionale che i filosofi e tanti teologi si sono fatta di lui”. Infine un riferimento all’imminente Natale: ”abbiamo nascosto il Dio bambino sotto la festa che abbiamo creato attorno al Natale -continua il sacerdote- una festa di luci e carillon, di regali e abbuffate, di elemosine di circostanza, sentimentalismi sdolcinati, prediche fervorose e affari. Abbiamo sottratto Natale -dice don Vitaliano- al povero Cristo e ai tanti troppi poveri cristi”. La lettera inviata alla Curia diocesana di Montevergine non e’ priva inoltre, di riferimenti alle tante realta’ difficili cui don Vitaliano e’ da sempre molto vicino ”dovremmo ammettere -conclude don Vitaliano- che ci manca il coraggio di restituire Natale a Gesu’ Cristo e ai poveri. Al bambino africano e iracheno che vediamo in televisione stremato dalla fame e dalla guerra, dovremmo restituirlo alla schiava bambina costretta alla prostituzione, al malato terminale di Aids privato della dignita’ della sua malattia, al disoccupato che tenta il suicidio, al tossicodipendente, al portatore di handicap, al detenuto e al barbone”.


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