Non profit

Il decreto milleproroghe e i diritti umani astratti e reali

E' stato cassato un emendamento bipartisan che prevedeva il diritto a "Riposi, permessi e prepensionamento per coloro che assistono familiari con handicap gravi".

di Riccardo Bonacina

Gentile Bonacina, ho letto con attenzione il suo breve ma incisivo commento sulla differenza tra l?enunciazione dei diritti ed il loro reale riconoscimento. Il Milleproroghe, come ha notato, stanzia infatti un milione di euro per celebrare il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani e nega il prepensionamento ai genitori di disabili gravi. Purtroppo siamo alle solite: le istituzioni dichiarano la loro disponibilità, la loro sensibilità, ma poi…Tutto questo rientra nella ?normalità? di un malcostume politico al quale siamo purtroppo avvezzi e che per fortuna qualche giornalista come lei denuncia. Ma il problema più grande è un altro: la difficoltà seria che abbiamo incontrato è stata la non comprensione delle associazioni di rappresentanza della proposta, senza minimamente riflettere che, tra i loro stessi aderenti, ci sono familiari che versano in situazioni di grave disagio sociale e personale. Faccio volontariato da quando avevo 16 anni e ora, dopo quarant?anni e svariate vicissitudini, mi ritrovo da solo, con una meravigliosa ragazza gravemente disabile, con un lavoro che mi piace ma mi impegna molto. Servizi? Il Comune di Reggio Calabria mi offre tre ore a settimana di assistenza domiciliare; l?Asp la riabilitazione a regime diurno, che mi consente di lavorare; non ho altro. Vede, a noi genitori con bambini o ragazzi con disabilità grave e gravissima, nessuno viene a chiederci cosa pensiamo di quegli sventurati che ammazzano se stessi due volte, prima uccidendo colui al quale hanno sacrificato la propria vita nell?abbandono colpevole di TUTTI, e poi suicidandosi. Dal suo giornale voglio fare partire un appello per tutte le forze politiche e, anche alle associazioni di rappresentanza, che hanno il potere di parlare con il governo: ascoltateci perché ciò che abbiamo da dire è serio e fondato. E non venite a raccontarci la storiella dei servizi, è una vita che li aspettiamo! Quando saremo liberi dal lavoro potremo dedicarci di più ai nostri figli. Grazie per avere raccolto il mio sfogo.

Pasquale Ezio Loiacono

Caro Loiacono, in effetti mi ha molto colpito il fatto che nel decreto in questione, mentre si stanziava un milione di euro per celebrare (non si sa come) il 60° della Dichiarazione universale dei diritti umani, si fosse cassato un emendamento bipartisan che prevedeva il diritto a «Riposi, permessi e prepensionamento per coloro che assistono familiari con handicap gravi». In compenso, ancora in quel decreto, all?art. 46, si prevede che le persone con disabilità avranno diritto alla pensione di reversibilità in caso di morte del genitore. Una buona notizia che però, a conti fatti, suona un po? beffarda.


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