Cultura

Venezia: permesso di soggiorno premio alla badante “coraggiosa”

Chiamando i Carabinieri, nonostante fosse clandestina, è riuscita a salvare la vita all'anziana donna che assisteva

di Chiara Sirna

Da clandestina a regolare nel giro di un giorno. Fino a pochi giprni fa era costretta a nascondersi, ora può circolare liberamente. Senza più il timore di essere scovata dalle forze dell’ordine. La vicenda è rocambolesca, è costata ls vita a una persona, a Victoria Gojan invece è valsa un “permesso di soggiorno per motivi umanitari”.
Martedì scorso, accorgendosi delle esalazioni di monossido di carbonio dalla caldaia, ha chiamato i soccorsi per salvare i due anziani coniugi, Umberto e Angela, che accudiva a Lido di Venezia. Ha tirato su la cornetta del telefono e digitato il numero dei Carabinieri, che sono intervenuti subito riuscendo così a salvare la vita alla donna di 88 anni, mentre per il marito non c?è stato niente da fare.
Risultato: per il suo “coraggio” è stata premiata con un regolare permesso di soggiorno della validità di un anno. Ora dunque, Victoria potrà stracciare il decreto d’espulsione che un anno fa le era stato notificato e vivere da straniera regolarmente residente tra i nostri confini.
Ieri, l’avvio della documentazione per il rilascio del permesso, in considerazione “dell’alto valore morale del gesto compiuto”, dopo la dimissione dall’ospedale in cui la stessa Victoria era stata ricoverata per intossicazione. La ragazza ha già compilato la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno e la ricevuta consegnatale dagli agenti le consentirà di intraprendere un regolare rapporto di lavoro in attesa del documento che sarà di durata annuale e potrà essere rinnovato.
Soltanto pochi giorni prima, dopo il ricovero in ospedale, nei confronti di Victoria era stato applicato un provvedimento di arresto, secondo quanto previsto dalla legge Bossi-Fini in vigore. Su di lei pesavano lo status di rregolarità e il mancato rispetto del provvedimento di espulsione emesso a suo carico. Il Pm veneziano Stefano Buccini però – che sta indagando sulla fuga di gas che ha intossicato l’anziana e la badante e causato la morte di Umberto Viviani, 89 anni – ne aveva disposto la remissione in libertà. Ieri, poi, il lieto fine.

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