Dal 16 al 22 luglio lo spot Cesvi anti-aids è in onda sulle tre reti Mediaset

In linea con il proprio stile di comunicazione positiva, Cesvi ha scelto di portare all’attenzione del grande pubblico il dramma dell’aids con uno spot simbolico, senza l’utilizzo di immagini shock. Il film di 30” si apre con una suggestiva ripresa in lontananza su dei piccoli fiocchi azzurri e rosa, che gradualmente diventano sempre più percettibili all’occhio. Lo scenario e il caratteristico suono di tamburi suggeriscono l’idea dell’Africa, mentre i fiocchi simboleggiano l’elevato numero di nuovi nati che stanno per popolare il “continente nero”, così come descritto dalla voce fuori campo. La stessa voce però ammonisce che “una mamma su tre è sieropositiva e sta trasmettendo la morte al suo bambino”. Il triste messaggio è accompagnato dalla trasformazione dei fiocchi, che gradualmente diventano neri. Quando l’immagine si concentra su un unico grande fiocco nero, lo speaker sottolinea che i bambini possono essere salvati sostenendo il progetto del Cesvi. Una mano appone il logo dell’associazione sul fiocco nero. Questo, gradualmente, torna ad assumere la tonalità azzurra. Le ultime immagini presentano, sovrapposto al fiocco, il numero verde 800.036.036 mentre la voce invita: “chiama subito. Salva un bambino. Adesso. L’aids non aspetta”. Il concetto che “l’AIDS non aspetta” è espresso in immagini, con il primo piano conclusivo su un fiocco tornato a essere nero. Lo spot è stato realizzato grazie alla disponibilità e all’impegno “no profit” delle società e dei professionisti coinvolti. In particolare Cesvi ringrazia: Rapp Collins per l’ideazione Paolo Ameli per la regia Roberto Calvi per la fotografia I Vuthomatribù per la musica Lella Costa per la voce Motion Picture House per la produzione Olimpus per il telecinema Anteprima Video per la post produzione