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Il ricorso dell’ANPAS ottiene giustizia per i Centri di Servizio per il Volontariato

Accolta dal TAR del Lazio la sospensiva dell'atto di indirizzo per la redazione del bilancio da parte delle Fondazioni Bancarie

di ANPAS

Il 19 aprile 2001 il Ministero del Tesoro aveva emesso un atto d’indirizzo recante delle indicazioni per la redazione da parte delle Fondazioni Bancarie del bilancio relativo all’esercizio chiuso il 31 12 2000.

Il punto 9/7 di tale atto d’indirizzo prevedeva “l’accantonamento al fondo per il volontariato previsto dall’art. 15, comma 1, Legge 11 agosto 1991 n. 266, è deteminato nella misura di 1/15 del risultato della differenza tra l’avanzo dell’esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria di cui al paragrafo precedente e l’importo minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’art 8 comma 1 lettera b del dlgs n.153”. Ciò a differenza di quanto indicato nella legge 266 (Legge quadro sul volontariato).

In pratica l’atto d’indirizzo avrebbe determinato il dimezzamento degli importi a favore dei centri di servizio per il volontariato, in contrasto evidente con la legge 266. Ciò avrebbe provocato un danno grave alle attività delle associazioni di volontariato proprio in questo periodo in cui il loro ruolo assume un valore sempre maggiore nella riorganizzaazione dello stato sociale.

Per tali motivi, Anpas, Auser, Arci e il Coordinamento dei Centri di Servizio per il volontariato avevano opposto ricorso al competente Tar del Lazio, con contestuale richiesta di sospensione.

E con tempestività (l’ordinanza è stata emessa oggi) questa richiesta è stata accolta.
La sospensiva è particolarmente importante per due motivi:
1) segnala la validità delle motivazioni presentate dalle associazioni nel ricorso.
2) essendo stata emessa proprio in questi giorni di chiusura dei bilanci consente che gli stessi siano redatti in modo corretto e perfettamente rispondente alle parole e allo spirito della Legge 266.

Luigi Bulleri, Presidente dell’Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, esprime “soddisfazione per tale sospensiva” e e conferma che “la propria, insieme alle altre associazioni, continuerà a lavorare per rafforzare la presenza e l’attività dei centri di servizio per il volontariato sul territorio per qualificare sempre di più l’azione volontaria del nostro Paese”.
L’A.N.P.AS. rappresenta 830 associazioni di Pubblica Assistenza, quotidianamente impegnate nell’emergenza sanitaria, nel pronto soccorso, nelle attività sociali e di protezione civile con l’apporto di 100.000 volontari, 2.700 ambulanze ed il sostegno di circa 600.000 soci.

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