Cultura

Biologico: Aiab parte civile contro falsari

Il presidente Vizioli: «Le associazioni di categoria, che hanno difeso l'agricoltura in occasioni di scandali gravissimi, ora tacciono». Il settore è sicuro

di Giampaolo Cerri

Le polemiche seguite alle inchieste sul falso biologico, suscitano la reazione di molti operatori. Oggi è la volta di Vincenzo Vizioli, presidente dell’Aiab. «Prodotti biologici falsi? Ne abbiamo trovati ma la stragrande maggioranza dei produttori biologici sono onesti, i consumatori possono stare sostanzialmente tranquilli/ A dare la giusta dimensione dello scandalo “riso amaro” è lo stesso Generale Niglio dei NAS a cui ha fatto seguito il Ministro Alemanno che ha confermato la serietà e l’affidabilità dell’agricoltura biologica». Per Vizioli, «Stupisce la flebile e incerta risposta o addirittura il silenzio, delle associazioni di categoria che hanno strenuamente difeso l’agricoltura italiana senza se e ma, in occasioni ben più inquietanti quali la BSE, la diossina nei polli o i pesticidi negli alimenti e nell’ambiente. Eppure gli oltre 60.000 operatori che hanno scelto l’agricoltura biologica e fanno dell’Italia il primo Paese europeo per superficie investita e aziende interessate, sono ugualmente loro associati ma evidentemente figli di un Dio minore». «Stupisce anche il silenzio delle Regioni», prosegue il presidente Aiab, «autorità di controllo e vigilanza sull’attività degli Organismi di Controllo e Certificazione che operano nel biologico, per dichiarare al consumatore se questi sono onesti competenti e capaci a garantire le produzioni biologiche. Il fatto che da parte loro non ci siano mai state denunce, conferma che così è; allora perché non dirlo? Forse si ha paura che parlare bene del sistema biologico possa dare troppa importanza al settore? Se così è perché nei Piani di Sviluppo Rurale l’agricoltura biologica è, almeno nelle parole, intervento centrale?» Aiab sta osservando con attenzione gli sviluppi della situazione per valutare l’opportunità di presentare denuncia contro i truffatori, come parte lesa a difesa dell’onorabilità del sistema e di tanti produttori seri ed onesti mal tutelati da chi li dovrebbe rappresentare. «Ben vengano i controlli dei NAS a supportare la già efficace azione di vigilanza degli organismi di controllo, – conclude il presidente – ben venga l’impegno degli stessi O.d.C. ad aggiornare e migliorare continuamente l’operatività del sistema a garanzia dei consumatori e della stragrande maggioranza dei produttori onesti. Oggi il mondo del biologico ringrazia sentitamente il ministro Alemanno per la sua onestà e coerenza verso il settore, restando in attesa di chi vuole rappresentare tutto il mondo agricolo ma usa il biologico solo come fiore all’occhiello quando gli serve, dimenticandosi sistematicamente di lui nell’agire quotidiano».


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