Famiglia
Ue: Disobbedienti, a Copenaghen violeremo la zona rossa
E' partita la 'carovana' dei Disobbedienti, per prendere parte alla manifestazione di venerdi' a Copenhagen contro il vertice dell'Unione europea
di Redazione
E’ partita verso le 11.15 nel centro sociale di Rivolta, a Marghera (Ve), la ‘carovana’ dei Disobbedienti, per prendere parte alla manifestazione di venerdi’ a Copenhagen contro il vertice dell’Unione europea. Obiettivo fisico della manifestazione, violare la zona interdetta dalle autorita’ alle proteste: ”Parecchie migliaia di Disobbedienti passeranno la zona rossa, il centro di Copenhagen, vietata a qualunque manifestazione”, promette Luca Casarini. Da Marghera sono partite in tutto una sessantina di persone, su cinque furgoni e un po’ di auto che attendono a Trento. La prima tappa, infatti, sara’ proprio la citta’ sull’Adige, dove i Disobbedienti locali aspettano i veneti. Proprio a Trento in questi giorni un centro sociale e’ stato sgomberato e un giudice ha indagato dei cittadini che si erano autodenunciati in solidarieta’ con gli arrestati per ordine del gip di Cosenza. La carovana dovrebbe giungere alla frontiera tra Germania e Danimarca domani sera. Al di la’ del confine, la attendera’ una delegazione di Disobbedienti scandinavi con alcuni europarlamentari, per fare pressione e cercare di agevolare il passaggio della carovana italiana, prevedendo problemi alla frontiera.
L’obiettivo della manifestazione del 13, ha spiegato Casarini davanti al centro sociale lagunare, e’ ”la riaffermazione che e’ necessario un movimento costituente dal basso. Stanno scrivendo una Costituzione europea dal punto di vista delle banche centrali e del neo liberismo, con leggi e politiche contro i migranti. La Costituzione europea deve partire dal basso. A Copenhagen -continua il disobbediente veneto- vogliono scrivere la Costituzione dei divieti, tanto che non ammettono neppure le proteste democratiche. Noi vogliamo andare vicino ai luoghi delle decisioni”. La manifestazione che si terra’ nella capitale danese, ha proseguito Casarini, sara’ idealmente legata a quella prevista a Genova per sabato, una manifestazione ”contro l’inquisizione e il terrore, dopo le bombe fatte scoppiare ad arte”. I Disobbedienti, ha continuato Casarini, vogliono ”un’Europa dei municipi, contro lo statalismo centralista e la vecchia sinistra che vede tutti i giorni i suoi fallimenti e contro il regionalismo statalista di Bossi”
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