Cultura

Il teatro cantato in musica

Recensione di "Parole Sante" di Ascanio Celestini.

di Enrico Barbieri

Il palcoscenico, lo schermo, la radio, fino a un inaspettato cd in chiave folk-rock. Il filo conduttore? Un fiume di parole, di quelle che da anni sciorina con abile sapienza e generosità Ascanio Celestini, il più grande parolaio contemporaneo. Celestini questa volta si lancia in un?azzardata operazione di sintesi estrema: prende i suoi monologhi teatrali e li concentra in pezzi di tre minuti l?uno, accompagnati dalla musica composta e arrangiata insieme a Roberto Boarini, Gianluca Casadei e Matteo D?Agostino. In tutto un?ora di spericolate evoluzioni linguistiche e garbate rifiniture musicali. L?umanità che popola Parole Sante è quella stupita, maltrattata o disillusa che frequenta abitualmente Celestini: lavoratori in bilico, bambini, ladruncoli, disabili… Dietro l?allegro ritmo folk, lo sguardo triste e il senso di scoramento per un Paese in cui regna sempre più l?emarginazione.

Parole Sante, Ascanio Celestini Radiofandango
Giudizio ***


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