Cultura

Migranti, la Papa Giovanni XXIII condanna la direttiva Ue

L'associazione riminese fondata da don Oreste Benzi dichiara il testo approvato ieri a Straburgo una "abdicazione sui diritti umani". Ecco il comunicato

di Redazione

La nuova direttiva europea sui rimpatri che regola la materia dell’immigrazione irregolare in Europa , approvata i giorni scorsi dall’europarlamento a Strasburgo, ci vede del tutto contrari. Non possiamo sostenere una tale direttiva perchè regolamenta il fenomeno migratorio principalmente con una politica repressiva che abdica pesantemente sui diritti umani dei migranti.

La nuova direttiva chi colpisce? Non le regole inique del commercio internazionale che crea masse di impoveriti, non i nuovi negrieri che spostano queste masse verso l’Europa ma le vittime. Ancora una volta a pagare è l’anello più debole della catena! E non si fa distinzione tra adulti e minori che con questa normativa possono essere detenuti fino a 18 mesi, rispediti a casa senza un sussidio che permetta loro di vivere, essere rispediti in paesi di transito come la Libia e quindi abbandonati nel deserto a morire di fame e sete, come già successo

Fortress Europe, una rassegna stampa del settore, ci da’ i seguenti dati: ?dal 1988 ad oggi 12.200 morti, di cui 4.384 dispersi. Sono soprattutto naufragi, ma anche incidenti stradali di tir carichi di uomini nascosti insieme alle merci. È il caldo nel Sahara o le nevi dei valichi montuosi, sono le mine dei campi di Evros, in Grecia, sono gli spari della polizia marocchina, dell’esercito turco o le torture delle carceri in Libia e Algeria. Per chi viaggia da sud, in un modo o nell´altro, di frontiera non è difficile morire?.(da Fortresseurope.bolgspot.com).

Garantire la sicurezza dei cittadini europei è un’esigenza legittima e necessaria ma l’Europa non può fare deroghe sulla dignità di ogni uomo e prima ha altri doveri di giustizia da assolvere:
– deve modificare per la sua parte le regole del commercio mondiale, per es. lo scandalo delle sovvenzioni all’agricoltura che non permette lo sviluppo di quella africana e non solo,
– deve assolvere gli impegni presi in materia di cooperazione internazionale, cioè di devolvere lo 0,7% del pil per i paesi impoveriti, impegno ribadito più volte dai paesi europei ma continuamente disatteso.

Legalità può solo coniugarsi con giustizia, solidarietà e verità. In questo crediamo. Questo ci aspettiamo dall’Europa. Per questo lottiamo.

Il Responsabile Generale
Giovanni Paolo Ramonda

L?Animatore del Servizio Operazione Colomba
Antonio De Filippis

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