Welfare

Rifugiati, l’allarme del Cir: “a rischio il diritto d’asilo”

Il consiglio italiano lancia un appello per salvaguardare "i diritti di tutti i cittadini" in occasione della giornata mondiale del rifugiato di domani

di Redazione

In occasione della Giornata Mondiale per i Rifugiati di domani – il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) – lancia un appello affinché venga salvaguardato il diritto di chiedere e di ottenere asilo e vengano tutelati i diritti umani di tutti i cittadini compresi quelli di cittadinanza diversa da quella italiana.
Nel momento attuale il CIR assieme con tanti altri enti ed associazioni, in Italia ed in Europa, ritiene che ci sia la necessità di ribadire ciò che per molto tempo era apparso ovvio: che i diritti umani non distinguono la cittadinanza della persona o il suo status giuridico, non fanno distinzione tra chi ha un permesso di soggiorno e chi no, non fanno distinzione etnica, religiosa, di età o di genere.
Ieri la maggioranza del Parlamento Europeo ha dato via libera alla direttiva comunitaria sul rimpatrio degli stranieri in situazioni irregolari. La nuova normativa dà licenza agli Stati Membri di applicare la detenzione amministrativa fino a 18 mesi in attesa dell’allontanamento del cittadino straniero inclusi minori non accompagnati. Durante il dibattito è stato spesso citato il caso Italia dove nel “pacchetto sicurezza” si prevede esattamente questo: trattenimento fino ad un anno in centri di identificazione e di espulsione, centri chiusi e vigilati.
Anche i richiedenti asilo, dopo un diniego della protezione internazionale decretato in prima istanza amministrativa potranno essere colpiti dalla detenzione, nel caso in cui il pacchetto sicurezza entri in vigore come proposto dal Governo. Infatti la cancellazione del diritto al ricorso effettivo fa sì che anche un potenziale rifugiato diventi uno straniero irregolare soggetto all’espulsione.
In occasione del 20 giugno esprimiamo però anche la speranza che ci sia un ripensamento, prima di tutto da parte del Parlamento italiano e che le restrizioni previste al diritto di chiedere asilo non siano avallate ha dichiarato Christopher Hein, Direttore del CIR. Di fronte a migliaia di morti, tra immigrati e rifugiati, che disperatamente cercano di arrivare in Italia e in Europa, la politica dovrebbe invece cercare di aprire canali per un arrivo ed un ingresso regolare e protetto. Ci sembra proprio questo all’ordine del giorno il 20 giugno: non tollerare più che persone costrette a fuggire dai propri Paesi siano costrette un’altra volta a buttarsi letteralmente nel mare solo per raggiungere un porto sicuro, ha aggiunto Hein.

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