Famiglia

Asili nido e lavoro femminile: risultati migliori tra le meno istruite

I dati europei dimostrano che con i nidi la percentuale di occupazione aumenta di 7 punti tra le donne più istruite e di 14 punti tra le meno istruite. Perfetto per l'Italia, peccato che...

di Sara De Carli

Le politiche di incremento degli asili, congedi parentali e di varie forme di part time fanno aumentare i tassi occupazionali femminili e insieme i tassi di fertilità. Lo dimostrano i Paesi del Nord Europa, dove queste politiche sono state messe in atto da anni. Lo ha detto Daniela Del Boca nel seminario in corso a Roma: lei stessa, docente di economia politica presso l’università di Torino e direttore del Centro studi della famiglia e del lavoro (Child), è autrice con Pasqua e Pornzato di un recentissimo studio che compara i dati europei su asili nido e lavoro femminile.
«Un’analisi sui dati Europei ECHP mostra che alcune politiche di concilazione (asili nido, part-time, e congedi parentali) e la loro sinergia hanno effetti positivi sull?occupazione senza disincentivare la fertilita?. E hanno effetti più rilevanti per le donne con più bassa istruzione e reddito che gia? lavorano di meno e hanno meno figli. I risultati mostrano che un incremento del numero degli asili nido del 10%, porta la probabilita? di lavorare dal 79% al 86% per le donne piu? istruite, e dal 53% al 67% per le donne meno istruite. Un incremento del 10 % del numero di lavori part time fa crescere la probabilita? di essere occupata dal 79 to 84% per le donne piu? istruite e dal 53% to 63% per le donne meno istruite. Infine un incremento del 10% della durata del congedo parentale fa crescere la probabilita? di lavorare dal 79 al 83% per le donne piu? istruite e solo dal 53% to 56% per le donne meno istruite, che non posso verosimilmente usufruire di meno del congedo sia perche sono pagati solo al 30% del salario sia perche non disponibili a tutti i tipi di contratto (la tendenza ad anticipare il rientro al lavoro è tipica delle madri del Mezzogiorno e con bassa istruzione). Confrontando i parametri emerge dunque come lo sviluppo di una rete adeguata di asili nido risulta essere lo strumento piu? efficace per sostenere l?offerta di lavoro (soprattutto delle meno istruite che in Italia sono meno occupate rispetto agli altri paesi».

Eppure da una simulazione dei dati, l’Italia non parrebbe rispondere così bene come gli altri Paesi: secondo la professoressa Del Boca, «se la disponibilità posti asili fosse portata al 33% (secondo i suggerimenti contenuti nel Piano di Lisbona), la partecipazione delle donne con figli al lavoro arriverebbe da 46% a 54%. Le famiglie italiane infatti sono convinte che i figli piccoli crescano meglio in ambienti familiari».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA