Cultura

Turismo: Confagri, più sinergia tra agricoltura e turismo

Se ne parlerà domani al VII forum di Agriturist, l'associazione degli agriturismi della Confagricoltura, a Reggio Calabria

di Redazione

Stabilire una più stretta sinergia fra le politiche di sviluppo dell’agricoltura e del turismo, riaffermando con forza il ruolo dello Stato nella tutela e nella valorizzazione di risorse di interesse nazionale. Se ne parlerà domani al VII forum di Agriturist, l’associazione degli agriturismi della Confagricoltura, che lancia l’allarme sulla “rapidita’ con cui si contaminano con nuove costruzioni preziosi paesaggi, frutto del lavoro di secoli, in nome di necessita’ contingenti, come le entrate assicurate ai bilanci comunali dalle licenze di edificazione a dall’Ici”.

La riunione annuale dei dirigenti, rappresentati da cento delegati, sisvolge da oggi a giovedi’, presso l’Hotel Altafiumara di Villa San Giovanni (Reggio Calabria). “Anche le misure di emergenza rese necessarie dalla assenza di una ordinata programmazione – secondo Agriturist – come nel caso dello smaltimento dei rifiuti, mettono a rischio la genuinita’ e la qualita’ molte produzioni agricole tradizionali, talvolta gia’ riconosciute a denominazione d’origine protetta, che hanno fin qui validamente contribuito a caratterizzare l’offerta enogastronomica italiana”.

Domani pomeriggio, tavola rotonda con la partecipazione del presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, del presidente della Federazione nazionale dei Consorzi dei vini a denominazione d’origine (Federdoc), Riccardo Ricci Curbastro, e del direttore generale del ministero delle Politiche agricole, Laura La Torre. Guidera’ il dibattito Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist. ”La costante sottrazione di suolo all’agricoltura – prosegue la presidente di Agriturist – non e’ soltanto un limite alla potenzialità produttiva del settore. Il territorio distratto dalla destinazione agricola e’ infatti esposto a modificazioni urbanistiche che alterano profondamente i paesaggi, bruciando ogni anno preziose risorse utili allo sviluppo del turismo nelle zone rurali”.

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