Famiglia

UE: Terres des hommes, che sorte per i minori non accompagnati?

Minori immigranti irregolari e direttiva UE sui "rimpatri": il Parlamento Europeo deve garantire la loro protezione

di Redazione

Terre des hommes Italia, da sempre attenta al destino dei bambini in difficoltà di tutto il mondo, esprime profonda preoccupazione per la sorte che sembra delinearsi per i bambini soli e privi di documenti che dovessero essere presenti sul territorio europeo, nel caso in cui venisse approvata la proposta di direttiva su standard e procedure comuni riguardanti il rimpatrio dei migranti irregolari (la cosiddetta “direttiva sui rimpatri”) il cui voto è previsto domani, 18 giugno, a Strasburgo.

La direttiva prevede, infatti, che anche i minori non accompagnati immigranti non regolari siano trattenuti in custodia temporanea in attesa di essere rimpatriati, in palese contrasto con tutti i principi di tutela dei diritti umani e, soprattutto, con le esigenze di speciale protezione e riconoscimento del superiore interesse del minore, richiamati dalla Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo, fino ad oggi sottoscritti proprio dai paesi europei che come l’Italia si accingono a esprimere un parere su una Direttiva tanto discriminatoria.

Il rischio che bambini di fatto innocenti possano finire in strutture di custodia verosilimilmente analoghe se non coincidenti con il carcere è inaccettabile per Terre des hommes, che sta concludendo in questi mesi uno studio proprio sui minori stranieri non accompagnati in Italia, il cui obiettivo è esattamente quello di evidenziare se e come il sistema italiano garantisca la totale protezione del minore in tutte le fasi della sua accoglienza.
La ricerca è condotta in collaborazione con l’Associazione Parsec, responsabile di tutta la parte scientifica di indagine e la consulenza del dott. Tarzia, Magistrato del Tribunale per i minorenni di Milano.

“Ad oggi in Italia si contano oltre 7.000 minori stranieri non accompagnati (7.548 al 31 dicembre 2007, dati del Comitato Minori stranieri) e dai dati raccolti sino ad oggi possiamo affermare che il fenomeno non accenna a ridursi, anzi”, dichiara Federica Giannotta, curatrice della ricerca per Terre des hommes Italia. “Le discrasie nel sistema di accoglienza italiano sono molte e si dovrà lavorare a che migliorino e rendano più effettiva la protezione del minore. Ma cosa ne sarà di questi 7.000 bambini e giovani se il Parlamento dovesse esprimersi favorevolmente alla Direttiva?”


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