Cultura

Ogm: associazioni, no a grano biotech

Vas, Coldiretti, Adiconsum e altri gruppi contro la sperimentazione dell'Istituto di Cearicultura

di Giampaolo Cerri

Ambientalisti, associazioni consumatori e agricoltori contro il grano transgenico. Verdi Ambiente e Società ? Federconsumatori ? Associazione Consumatori Utenti ? Greeenpeace ? AIAB ? ANCC COOP ? Coldiretti – Asseme -Adiconsum – Adusfbef diramano infatti in queste ore un duro comunicato contro le recenti sperimentazioni. «In nome della ?libertà della ricerca scientifica?», recita una nota, «l?Istituto di Cerealicoltura del ministero delle Politiche Agricole si è proposto, niente di meno, che il traguardo della modificazione genetica del frumento, che notoriamente è il simbolo dell?agricoltura e dell?agroalimentare del nostro Paese. Ai tecnici dell?Istituto la cosa dev?essere sembrata così ?normale? al punto da stupirsi che il ministro delle Politiche Agricole, appresa la notizia, ha emanato un provvedimento di tale buon senso, che qualsiasi cittadino del nostro paese avrebbe realizzato anche ad occhi chiusi: la sospensione di una sperimentazione su di una specie agricola che costituisce la materia prima strategica del made in Italy nel mondo. Con tutto il rispetto dovuto alla scienza, crediamo che gli stessi ricercatori che ripropongono oggi il tema della ?libertà di ricerca?, dovrebbero riscoprire anche quell?umiltà perduta che consentirebbe loro di ascoltare le opinioni prevalenti nel mondo agricolo, nell?industria agro-alimentare e fra i consumatori del nostro Paese che ritengono le produzioni derivate da Ogm come qualcosa di non sicuro ed economicamente svantaggioso per affrontare la competizione economica di mercato. Sul piano tecnico, inoltre, è notoriamente in dirittura di recepimento anche nel nostro Paese la nuova direttiva UE in materia di sperimentazione biotecnologia, che fissa finalmente norme certe basate sul ?principio di precauzione?: perché dunque tanta fretta nel voler avviare sperimentazioni in campo aperto, con i rischi ambientali che ne conseguono? Fra qualche mese ogni richiesta di sperimentazione potrà essere valutata attraverso nuovi e più efficaci parametri di biosicurezza e se, come ci auguriamo, vi saranno tutte le garanzie sul piano ambientale, nessuno avrà nulla da eccepire sulla realizzazione scientifica delle prove sperimentali. Risolto dunque il problema ?tecnico?, resta comunque insoluto il problema della non accettazione degli Ogm sia sul piano sociale e produttivo e sia sulla sicurezza alimentare ed è questo un nodo sul quale la comunità scientifica dovrà auspicabilmente pronunciarsi. Ne va della propria credibilità ed accettabilità sociale».


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