Welfare

La Lombardia anticipa i soldi per i comunicatori dei malati di Sla

La decisione presa mercoledì 11 giugno. Il commento di Mario Melazzini, presidente di Aisla

di Redazione

Ottime notizie in arrivo per gli ammalati di SLA residenti in Lombardia e per i loro familiari. Lo scorso 11 giugno, infatti, la Direzione Generale Sanità della Giunta della Regione Lombardia, consapevole dell?urgenza di poter comunicare manifestata dai malati colpiti da SLA o da altre gravi patologie croniche ad andamento degenerativo (i quali hanno mantenuto intatte le capacità cognitive ma perduto l?uso della parola proprio in conseguenza della malattia) ha comunicato ufficialmente l?attivazione con fondi propri del progetto per l?attribuzione gratuita dei sistemi di comunicazione aumentativa alternativa, in attesa dell?erogazione da parte del Ministero della Salute delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale destinate a tale scopo.
In particolare, nella comunicazione indirizzata ai Direttori Generali e Sociali delle ASL, delle Aziende Ospedaliere, degli IRCCS pubblici e privati e ai Responsabili dell’Ufficio Protesi e Ausili delle ASL della Regione, sono contenute le indicazioni operative riguardanti la procedura per la fornitura dei comunicatori vocali ad alta tecnologia, quelle tecniche sui requisiti di minima e i servizi associati, e i flussi di tali comunicatori.
«Si tratta di un passo in avanti importantissimo – ha commentato soddisfatto il presidente nazionale dell?AISLA Mario Melazzini – che consente a tutti gli ammalati di SLA residenti in Lombardia e ai loro familiari un concreto ed immediato miglioramento della qualità della vita. La Regione Lombardia, attraverso le Direzioni Regionali Sanità e Famiglia, ha dimostrato concreta attenzione alle problematiche che la SLA comporta e ai bisogni quotidiani degli ammalati, da noi più volte evidenziati nelle sedi competenti. Avere a disposizione gratuitamente un comunicatore ad alto contenuto tecnologico consente agli ammalati di SLA di comunicare con l?esterno e di sentirsi parte attiva della società anche nelle fasi più avanzate della malattia. Mi preme ringraziare pubblicamente, dunque, le Direzioni Sanità e Famiglia della Regione Lombardia, istituzioni che da tempo assicurano all?AISLA una fattiva e proficua collaborazione per garantire agli ammalati di SLA lombardi e ai loro familiari una presa in carico sempre più efficace».

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