Volontariato

Ratzinger: trafficanti di armi, smettetela

Un appello del papa, che oggi ha ricevuto il nuovo ambasciatore del Camerun

di Redazione

La Comunita’ internazionale ha il dovere di impegnarsi nella lotta contro il traffico d’armi che colpisce in particolare alcune regioni dell’Africa. E’ quanto ha affermato questa mattina il Papa nel discorso rivolto al nuovo ambasciatore del Camerun, Antoine Zanga, che ha presentato le proprie credenziali al Pontefice.

Benedetto XVI ha ricordato che il Camerun e’ meta di molti profughi e rifugiati provenienti dalle nazioni confinanti a causa ”dei conflitti armati che vi si stanno svolgendo”. ”Io non posso che invitare tutte le nazioni della regione – ha affermato il Pontefice – a rispondere sempre di piu’ alle esigenze di sicurezza e di pace, per fare fronte ai differenti scenari di violenza, di cui la popolazione innocente, e la stessa Chiesa, sono spesso, sfortunatamente, le vittime”. ”Uno dei doveri fondamentali dei responsabili politici – ha affermato il Papa – e’ senza dubbio quello di offrire ai loro concittadini una situazione sociale pacificata e la concordia, impegnandosi a mettere fine alle tensioni e ai malcontenti, che generano regolarmente dei conflitti, per far prevalere il dialogo e il rispetto della legittima diversita’ culturale fra i gruppi sociali e etnici, per costruire e unificare la nazione”. Quindi il riferimento al traffico di armi: ”Allo stesso tempo – ha infatti aggiunto il Pontefice – mi appello a tutte le persone implicate nella vendita o nel traffico di armi, con degli interessi spesso assai lucrativi, a interrogarsi sulle conseguenze dei loro comportamenti. Possa la comunita’ internazionale impegnarsi in questo campo al fianco delle autorita’ locali e intervenire inoltre affinche’ la pace possa la pace progredire in tutti i Paesi”.


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