Economia

«Fuori chi non coopera!»

Questa la sintesi del messaggio che le cooperative associate alla Confcooperative calabrese esprimeranno alla manifestazione per la legalità e la solidarietà sabato 1° marzo a Locri

di Redazione

Cosenza, 29 Febbraio 2008 «Fuori chi non coopera!» questa la sintesi del messaggio che le cooperative associate alla Confcooperative calabrese, attraverso il loro Presidente regionale ? Katia Stancato ? esprimeranno alla manifestazione promossa per la legalità e la solidarietà sabato 1° marzo a Locri. Un messaggio profondo e diretto che invoca, l?esigenza delle imprese cooperative associate di affermare gli autentici ed originali valori della cooperazione, terreno di partecipazione e di crescita delle persone, negando l?adesione e la permanenza a quelle cooperative che piegano la loro attività a forme inutili di omologazione ad altre forme imprenditoriali prive del carattere mutualistico, o peggio usano o lasciano usare la cooperazione per fini strumentali a quella politica spregiudicata ed indifferente a qualsiasi ideale e responsabilità, che programma il proprio consenso elettorale speculando sulle opportunità che la cooperazione fornisce a persone svantaggiate o a giovani calabresi alla ricerca del lavoro che garantisce dignità personale e professionale. La cooperativa è un patrimonio collettivo per lo sviluppo economico e sociale della regione, strumento di un?economia che include e non esclude perché accessibile a tutti, la cooperazione, però, deve divenire una responsabilità collettiva che appartiene all?intera società calabrese, questo, invece, è l?altro significato del messaggio forte che Confcooperative Calabria annuncia per il 1° marzo a Locri. «E? necessario, cioè, – dichiara Katia Stancato – cooperare tanto alla denuncia ed all? emarginazione di forme di illegalità diffuse, quanto all?inerzia che pervade troppi comparti della pubblica Amministrazione nella quale una burocrazia, che la politica ha dimostrato di non riuscire né a smantellare né a governare, produce disservizi e lungaggini che concorrono ad ostacolare l?emancipazione economica e sociale della Calabria. Cooperare – continua il Presidente – per far esplodere quella ?silenziosa esultazione? che la società calabrese esprime dinanzi ai risultati ed ai progressi che le forze dell?ordine compiono nella lotta alla n?drangheta, attraverso il consolidamento di un sistema aperto di fiducia che si sostiene nei diritti, a partire dal lavoro e dalla legalità, ma costruendo un circuito di responsabilità capace di rafforzare il senso del dovere nel quale ogni calabrese è impegnato fino in fondo nel suo operato quotidiano. La qualità e l?innovazione – conclude Stancato – sono due requisiti che vengono richiesti dal mercato e dalle Istituzioni alla classe imprenditoriale, è opportuno lavorare per migliorare in tal senso il tessuto imprenditoriale della Calabria ma è ugualmente necessario eliminare tutte le debolezze del contesto, ricominciando dalle imminenti decisioni che impegneranno la politica. Ed è quanto mai opportuno esprimere che, una politica realmente qualificante ed innovante, darà segno tangibile del suo valore nella scelta degli uomini e delle donne che candiderà a rappresentare gli interessi generali della Calabria.»


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