Volontariato

Roma: obiettori al futuro sindaco, faccia Ufficio pace

L'appello dell'Aon, Associazione Obiettori Nonviolenti

di Redazione

La citta’ di Roma ”ha una forte vocazione alla Pace, lo dimostrano le mille iniziative, personali, associative ed istituzionali che in questi anni ne hanno caratterizzato l’operato. Queste iniziative hanno pero’ bisogno di un riferimento istituzionale che faccia da cornice a da supporto. Per questo chiediamo che al Comune di Roma venga istituito l’Ufficio Pace e ne venga affidata la responsabilita’ politica ad un consigliere delegato”. E’ quanto scrivono Filippo Thiery e Massimo Paolicelli, rispettivamente segretario romano e presidente dell’Aon, Associazione Obiettori Nonviolenti, in una lettera aperta ai candidati a sindaco per le prossime amministrative. Gli obiettivi dell’Ufficio pace saranno ”quelli di promuovere attivita’ di sensibilizzazione e di informazione sulla pace, incoraggiando anche all’interno delle scuole la riflessione sui temi della pace, dei diritti umani, della cooperazione e dell’intercultura. Sostenere e valorizzare le esperienze cittadine, anche collaborando con le associazioni presenti sul territorio. Organizzare incontri e conferenze. Promuovere progetti di cooperazione internazionale con i paesi del Sud del mondo. Come ci ricorda Aldo Capitini ‘il lavoro per la pace e la nonviolenza oltre che di idee ha bisogno anche di luoghi”’. ”Per questo -proseguono i due esponenti dell’Associazione Obiettori Nonviolenti- chiediamo che finalmente anche nella nostra citta’ venga trovata una sede per una Casa della Pace. Un luogo dove le diverse realta’ pacifiste presenti in citta’ possano trovare uno spazio di discussione politica, di collaborazione e di individuazione di percorsi di pace per la Capitale. Deve essere un laboratorio attivo e creativo per la formazione alla nonviolenza e l’educazione ai comportamenti di pace. La Casa deve essere un luogo dove trovare servizi informativi e formativi, un centro di documentazione, uno spazio dove tenere mostre, dibattiti ed iniziative artistiche. Paolicelli e Thiery sottolineano infine l’opportunita’ di ”elaborare progetti specifici per far svolgere ai giovani il servizio civile volontario attraverso percorsi di educazione alla pace”.


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